In cartellone anche il coreografo e filmaker Jacopo Jenna col suo “Danse Macabre!” commistione visionaria di corpi, video, parole, musica elettronica e luce
Inequilibrio Festival: 2/a giornata col debutto di “Canto alle vite infinite”, la Romagna tra leggende, fantasmi e alluvioni raccontata dell’artista premio Ubu Elena Bucci
Ancora prime nazionali: Martina Gambardella con “Mute”, dalla Vetrina per la giovane danza d’autore Anticorpi XL, e Michele Bandini, dal 2012 curatore del gruppo Circo Corsaro a Napoli/Scampia, con “Cani”, dialogo impossibile sulla necessità di sentirsi amati
Rosignano Marittimo, 27 giugno 2024 – Un racconto sospeso tra storia e invenzione, tra leggende, fantasmi e inondazioni, che parte da suggestioni della gente e della terra di Romagna per diventare universale. Debutterà in prima assoluta domani, venerdì 28 giugno, durante la 2/a giornata di Inequilibrio Festival – la manifestazione dedicata a teatro, danza e performance a cura di Fondazione Armunia con la direzione artistica di Angela Fumarola – “Canto alle vite infinite, adattamento n.2. Terra Mater Matrigna per Castiglioncello”, il nuovo lavoro dell’attrice e drammaturga due volte Premio Ubu Elena Bucci. Appuntamento ore 22.30 all’Anfiteatro G. Scabia del Castello Pasquini a Castiglioncello (piazza della Vittoria 1) per una produzione Le belle bandiere animata da una forte riflessione sui diritti civili, sulla prepotenza del mercato, sullo squilibrio della distribuzione delle ricchezze, sul senso della cultura e della memoria, sul rapporto tra il progresso umano e le ferite inflitte al pianeta, quando è arrivata l’alluvione del maggio 2023. Parole, immagini, notizie, emozioni entrano in questa favola e aprono la strada per includere storie di altre terre, popoli e paesi. E dunque nello spettacolo le alluvioni diventano due, che rendono sorelle due terre già vicine per spirito di resistenza e senso di solidarietà, e la drammaturgia si arricchisce delle musiche originali eseguite dal vivo da Christian Ravaglioli, creando nuovi echi dove i suoni della tradizione si miscelano alle suggestioni elettroniche contemporanee (info: www.armunia.eu).
Altri due i debutti nazionali in programma per la giornata. Alle 17.30 presso la Sala del Ricamo del Castello Pasquini “Mute” di Martina Gambardella: dalla Vetrina per la giovane danza d’autore Anticorpi XL uno studio su ciò che avviene se resistiamo alla tentazione di completare troppo presto il gesto e ci concediamo il tempo per contemplare ed espandere lo spazio dal quale il movimento sta sorgendo. “Mute” nasce dal desiderio di celebrare l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge. Il lavoro volge lo sguardo alla relazione tra i corpi e si mette in ascolto del continuo discorrere silenzioso con i punti e i luoghi di contatto con l’altro da sé. Alle 21.00 al Teatro L’Ordigno di Vada (via Aurelia 176) Michele Bandini, attore autore e regista oltre che formatore – dal 2012 cura gli spettacoli del gruppo Circo Corsaro a Napoli/Scampia – sarà sul palcoscenico con “Cani”, dialogo impossibile che nasce dalla necessità di sentirsi amati. Prodotto da Umbria Factory Festival Spazio Zut, “Cani” è un lavoro sugli equilibri di potere talvolta distruttivi, talvolta generativi, connessi ai rapporti tra genitori e figli. La scena, scarna, è un bosco dello spirito, una selva domestica, in cui reverberano parole e paesaggi sonori, che risuonano in un grande spazio vuoto del pensiero. Il cane, emblema dell’animale addomesticato che ha sacrificato la sua natura selvatica inserendosi, con un atto di assoggettamento docile e ubbidiente, in un legame di dipendenza affettiva, diviene metafora del delicato rapporto tra il padre ed un figlio ferito.
Da non perdere “Danse Macabre!”, invito a danzare verso l’ignoto in una commistione visionaria tra corpi, film, testi, musica elettronica e luce firmato dal coreografo, performer e filmaker Jacopo Jenna. Alle 19.00 presso il Teatro Solvay di Rosignano Solvay (via Ernesto Solvay 20) in scena Ramona Caia, Andrea Dionisi, Francesco Ferrari e Sara Sguotti per un lavoro in cui, interagendo con le proiezioni, le figure dei danzatori si specchiano e si raddoppiano, penetrano la propria immagine e diventano non solo interpreti ma anche incarnazioni del movimento sul palco. Ma perché “Danse Macabre!”, cioè “danza macabra”? La danza propria dei morti è una delle tematiche iconografiche più sviluppate nella storia dell’arte occidentale, fece emergere un pensiero più complesso sulla realtà, riflettendo anche sul concetto più generale che ogni movimento sopramondano e dell’aldilà sia danza: danzano le stelle, gli dei, gli spiriti, la natura.
Inequilibrio è possibile grazie al sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune Rosignano Marittimo. In rete con RAT Residenze Artistiche Toscane, AnticorpiXL, AnticorpiXL – ResiDance, AnticorpiXL – CollaborAction. Partner:Università di Torino, DANCE4AGEING, Università Popolare Rosignano Solvay, Radio UniPop, Biblioteca Comunale Marisa Musu, DUSE 2024 Comitato Nazionale per le celebrazione del Centenario della morte di Eleonora Duse. Sponsor: dè-produzione IL MAGAZZINO, CONAD Rosignano, Stilgrafix.
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