La conquista del vuoto
studio
Mi inquietavano quella impressione di vuotezza, quel corpo senza espressione, quel muoversi quasi senza volontà (…). E non aveva parole, almeno non parole che riuscissero finalmente a darle un volto (…). Si aveva l’impressione che non Elena esistesse, ma le reazioni degli altri, le immagini degli altri, i racconti degli altri, i comportamenti degli altri in suo nome.(P. Politelli, Elena. Laddove la parola manca).
L’assolo prende ispirazione dalle mutevoli sfumature del personaggio mitico di Elena di Troia per tracciarne i tratti archetipici e una loro possibile evoluzione-risoluzione. È un’ode a chi non si sente mai a casa, a chi fluttua nel proprio vuoto saturo di immagini altrui, a chi cerca la propria Parola. È un gioco sull’annullamento e il rafforzamento di parti di sé nel tentativo di riscoprirsi, deformarsi e riformarsi secondo Necessità. È un viaggio tra iconografie del femminile sacro, del bestiale e del mondo greco che si animano e dialogano in un paesaggio quasi onirico nella pellicola liminale tra l’interno e l’esterno.
durata 35'
foto Antonio Ficai
Festival Inequiibrio 2023
Ilenia Romano si laurea con lode presso l’Accademia Nazionale di Danza. In qualità d’interprete de La Compagnia si confronta con: P. Bausch, J. Godani, W. McGregor, I. Ivo, R. Orlin. Danza per Les gens d’Uterpan, M. Van Hoecke, G. Di Cicco, ALDES/R. Castello. È danzatrice e assistente della Compagnia Zappalà Danza e della Compagnia Adriana Borriello. Dal 2019 è tra i coreografi di Crossing the sea. È coreografa in produzioni del Teatro Stabile di Catania (2020/’21) e del Teatro Nazionale di Genova (2022/’23).
ideazione, coreografia e danza Ilenia Romano
musica Edoardo Maria Bellucci
disegno luci Leonardo Badalassi
vocal coaching Virginia Guidi
costume di Ilenia Romano e Svetlana Mikova realizzato da Liuba Dounaeva
produzione PinDoc
co-produzione Umbria Danza Festival
col sostegno di Fondazione Armunia, Home Centro Creazione Coreografica, Anghiari Dance Hub, Viagrande Studios, IterCulture