siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni
Venere e Adone è l’argomento che Shakespeare scelse per la riapertura dei teatri a Londra quando nel 1593 furono chiusi per la peste.
Il destino ineluttabile di un amore che si fa mito è già reclamato dall’arte di tutti i secoli: Adone muore nel bosco durante la caccia a un cinghiale e Venere non può nulla oltre il presentimento che la consuma.
La narrazione cede il posto a variazioni dello stesso tema nella proposta di un programma articolato in grammatiche diverse e diversi episodi: Amore, Cinghiale, Adone, Venere..
Il pensiero è sollecitato in aperture e trasformazioni, in una drammaturgia fluida e plurale che convoca ilmito nel contemporaneo e ne accoglie punti di vista e sospensioni.
Venere e Adone si ricompone in scritture sceniche indipendenti e combinabili, assecondando il continuo produrre, compromesso e libero, non il prodotto che insegua il suo definirsi diventando limite di sé.
Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa.
Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio.
Sconfitto.
Eppure, cadendo, fa un volo infinito.
VENERE E ADONE – Variazione n.4
Mercoledì 22 Giugno - ore 17.30
Giovedì 23 Giugno - ore 20.30
Pozzo Castello Pasquini – Castiglioncello
durata 65’
VENERE E ADONE – Variazione n.9
Mercoledì 22 Giugno - ore 20.45 e ore 23.00
Giovedì 23 Giugno - ore 18.00 e ore 22.30
Pozzo Castello Pasquini – Castiglioncello
durata 15’
Roberto Latini attore, autore, regista; si è diplomato a Roma nel 1992 presso Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo. É Fondatore di Fortebraccio Teatro, compagnia riconosciuta dal Ministero della Cultura dal 1999 al 2018. Tra gli ultimi riconoscimenti: Premio Ubu 2017 come Miglior Attore per Cantico dei cantici. Premio le Maschere del Teatro Italiano 2021 come Miglior Spettacolo per Mangiafoco. Tra i suoi titoli più recenti: L’armata Brancaleone di Monicelli, Age, Scarpelli, Mangiafoco, In exitu di Giovanni Testori.
di e con Roberto Latini
musiche e suono Gianluca Misiti
luce e direzione tecnica Max Mugnai
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Epica Festival, Fondazione Armunia Castello Pasquini – Festival Inequilibrio
Fortinbras Enterprise
con il sostegno di Regione Toscana e MiC