In scena un personaggio solo seduto al tavolo in un posto indefinito, una sorta di spazio dove si può trascorrere del tempo a pensare. Si muove in situazioni del tutto fantastiche e immaginarie, rappresentandole come concrete e reali.
La sua effettiva solitudine lo induce a rappresentare tutti i personaggi che agiscono, abitano e parlano in quella precisa situazione, dando ad ognuno un particolare fisico, una voce e delle attitudini molto precise.
In poche parole questa è la sua condizione quotidiana, inconsapevole, ma del tutto normale. Le presenze con le quali ha a che fare vivono e parlano nella sua testa; sono quelle con cui vive il suo tempo, sono i suoi quattro fratelli, sua madre, e la sua donna.
Una figura tragicomica che mi accompagna da anni, il balbuziente, non un’invenzione ma un caro amico che di tanto in tanto mi racconta come gli vanno le cose. Eletrocardiodramma sembra un errore, ma in realtà rivela una piccola verità, una paura latente, o un punto di vista comico e sorprendente.
durata 55'
uno spettacolo di e con Leonardo Capuano
assistente alla regia Elena Piscitilli
produzione Compagnia Orsini