Il futurismo della specie
PRIMA NAZIONALE
Noi vogliamo glorificare la guerra, sola igiene del mondo, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna
(Punto 9. del Primo Manifesto del Futurismo, 1909)
Liberamente tratto da diversi testi e manifesti di Filippo Tommaso Marinetti, Maria D’Arezzo, Enrica Piubellini, Volt, Depero, Emilio Settimelli, Valentine De Saint-Point, Rosa Rosà, Adele Clelia Gloria, Irma Valeria, Libero Altomare, Benedetta Cappa Marinetti ed altri autori ed autrici del Futurismo italiano, Disprezzo della donna è una cantata a due voci dedicata ai futuristi ed al disprezzo della donna: contro la donna e contro l’amore che ostacolano la marcia dell’uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia e contro la lussuria, contro il sentimentalismo e contro il parlamentarismo. Disprezzo della donna, è una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare, tutt’al più si può stonare, nel tentativo di capire perché il Futurismo non aveva futuro.
durata 75'
Elvira Frosini e Daniele Timpano autori, registi e attori di scena contemporanea italiana; dal 2008 condividono il percorso artistico. Frosini/Timpano portano sul palcoscenico i loro corpi che disinnescano, decostruiscono ed incarnano le narrazioni della Storia, analizzando le derive antropologiche della società, a partire da un vasto materiale di riferimenti vari, dall’accademico al popolare. I loro testi portano sulla scena un complesso dispositivo teatrale in cui gli attori-autori sono sempre in dialogo con il pubblico: Il nostro dialogo con il pubblico è basato sulla co-esistenza con gli spettatori, su ciò che condividiamo con voi, qui, oggi: la stessa ipocrisia, gli stessi cliché, le stesse paure, le stesse nevrosi, la stessa sorte.
I loro lavori sono stati rappresentati nei più prestigiosi teatri e festival in Italia e all’estero e pubblicati da vari editori e tra i premi ricevuti: Aldo morto ha vinto il Premio Rete Critica 2012, ripubblicato da Cue Press nel 2018, e nel 2021 il progetto In Differita vince il Premio Speciale Ubu 2021.
di e con Elvira Frosini e Daniele Timpano
arte della luce Omar Scala
arte dei rumori Lorenzo Danesin
arte della moda Marta Montevecchi
organizzazione Laura Belloni
foto Lucia Baldini
produzione Gli Scarti, Frosini/Timpano – Kataklisma Teatro, Salerno Letteratura Festival