PRIMA NAZIONALE
La nuova creazione coreografica cerca di individuare le forme della relazione tra performer, spazio e immaginazione, provando a condurre lo spettatore in un viaggio dentro la densità della materia e allo stesso tempo in un altrove percettivo e immaginativo.
Il corpo danzante si posiziona in uno spazio vuoto, percorribile, spazio che diventa intimo, mutevole, in continuo adattamento e percorre un movimento labirintico e potente. Lo sguardo della danzatrice si apre all’immagine, che riverbera nello score musicale dal vivo di Spartaco Cortesi. Il dispositivo coreografico conduce a un corpo che si sorprende del movimento ed è sorpreso, lontano ma presente in uno spazio inconsistente ma visionario. Nella scrittura coreografica emergono leggerezza, disorientamento, vitalità, carnalità, un corpo fragile e atletico che agisce cercando coordinate, mira all’evasione del proprio spirito, attraverso un linguaggio e una narrazione privata, femminile, che coinvolge lo spettatore.
durata 30'
Sara Sguotti performer e coreografa, collabora con la Compagnia Virgilio Sieni, Anton Lachky, D Nicola Simone Cisternino, Tommaso Serratore. Il suo percorso coreografico inizia con S.solo. vincitore di DNA Appunti Coreografici e della Vetrina Anticorpi 2017. Nel 2021 crea per la giovane compagnia OpusBallet, VENTIVENTI con la collaborazione del POLIMODA di Firenze. Con Some Other Place, è selezionata alla NID 2021 nella sezione Open Studios. Nel 2021 vince il Premio RAT con It’s hard to be human.
concept e coreografia Sara Sguotti
con Sara Sguotti, Spartaco Cortesi
musiche live Spartaco Cortesi
voce Julie Bergez
consulenza artistica e drammaturgica Elena Giannotti
disegno luci Mattia Bagnoli
videomaker Sascha Chimenti
produzione Perypezye Urbane
coproduzione Interplay Festival
con il supporto di Armunia/Festival InEquilibrio, Atelier delle Arti, Cango