Come scivolate giù dai drappi di bandiere in moto costante, simbologie araldiche prendono peso e forma.
Esseri chimerici e figure oniriche appaiono come sfogliando un armoriale o bestiario medievale.
Sembrano raccontarci storie di conflitti che hanno avuto luogo nel perimetro ben definito di un emblematico campo di battaglia.
In tempi antichi, i segni grafici e gli accostamenti di colore sulle armature nascevano per l’esigenza bellica di identificare le diverse fazioni durante gli scontri. Ebbero origine così gli stemmi, un sistema di segni, figure e colori, organizzati all’interno di una sagoma, spesso a forma di scudo. Servivano a comunicare, seguendo un preciso alfabeto signico, l’identità di un individuo, di una famiglia o di un’intera comunità. Emblemi che sotto forma di colori vivaci e animali fantastici sottendono tensioni politiche, espressioni di appartenenza, affermazione e potere.
ARA! ARA! è la definizione di un simbolo. il simbolo di un potere in ascesa che sceglie un volatile per rappresentare se stesso. Non un maestoso quanto temibile rapace come l’aquila, animale spesso utilizzato come simbolo araldico di potenza. Al contrario un volatile a cui riconosciamo un carattere allegro e brioso diventando, secondo uno sguardo popolare occidentale, un’icona esotica: il pappagallo ARA. Nel circo è stato introdotto per le sue capacità acrobatiche che, insieme ai colori vivaci del piumaggio e alla capacità di ripetere suoni e parole per imitazione, ne hanno fatto un perfetto animale da intrattenimento in cattività.
ARA! ARA! rappresenta un potere seducente per il suo aspetto innocuo e festoso che come il volatile, imita e ripete, riportando modelli del passato, ignorando contenuti ed effetti.
Seconda parte di un dittico iniziato con AeReA, ARA! ARA! continua a indagare il potere simbolico della bandiera, attingendo alla tradizione folcloristica dello sbandieramento.
Presente in entrambi i titoli, la parola ARA lascia emergere un secondo significato che allude all’antico luogo deputato al sacrificio, qui inteso come meccanismo generatore di morte, inflitta in dono a chi veniva riconosciuto il potere più alto.
durata 50'
Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme come duo artistico dal 2008. La loro ricerca si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva. Approfondendo tematiche legate alla storica unione tra comunicazione, violenza e potere, attingono ad immaginari antichi costruendo figure o immagini ibride tra storia e contemporaneità.
Entrambi si diplomano presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequentano la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci.
Nel 2010 si trasferiscono in Germania e approfondiscono percorsi individuali ma reciprocamente complementari: Enrico studia a Berlino Danza e Coreografia presso la Inter-University Center for Dance (HZT), Ginevra arte Intermediale presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Hochschule für Grafik und Buchkunst (HGB).
Nel 2019 vincono con la performance site-specific Jardin/Arsenale il premio Arte Laguna 13 nella sezione performance e video arte, la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano con il quale realizzano il loro ultimo lavoro AeReA, il Premio Danza&Danza come coreografi emergenti e vengono nominati “Talento dell’anno” dalla rivista tedesca Tanz – Zeitschrift für Ballet Tanz und Performance.
Con il lavoro Harlrking sono stati selezionati dalla piattaforma europea AEROWAVES Twenty 19, dalla New Italian Dance (NID) Platform e dalla piattaforma della danza tedesca Tanzplatform Deutschland 2020.
choreography, performance, visual conception Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi
sound design, composition Demetrio Castellucci
snare, percussions, recording Michele Scotti
light design Annegret Schalke
set design realization Laila Rosato
flag design Ginevra Panzetti
costume realization Julia Didier
flag-waving coach Carlo Lobina / Flag-wavers of Arezzo
technical care Paolo Tizianel
touring / distribution Aurélie Martin
italian production management VAN (Federica Giuliano, Eleonora Cavallo)
german production management Monica Ferrari
production Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi; Associazione Culturale VAN
funded by Hauptstadtkulturfonds (German Cultural Capital Fund)
supported by the Fondation d’entreprise Hermès within the framework of the New Settings Program
co-produced by PACT Zollverein; La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne within the framework of accueil-studio funded by the Ministry of culture / DRAC IDF; KLAP Maison pour la Danse (Residency 2021); Théâtre de Vanves / Scène conventionnée d’intérêt national « Art et création » pour la danse et les écritures contemporaines à travers les arts; Triennale Milano Teatro.
supported through Programme Etape Danse, sustained by Institut français d’Allemagne – Bureau du Théâtre et de la Danse, in partnership with Maison CDCN Uzès Gard Occitanie, théâtre de Nîmes-scène conventionnée d’intérêt national – Art et Création – danse contemporaine, Fabrik Potsdam, with the help of DGCA – ministère de la Culture et de la Communication, and the city of Potsdam, Mosaico Danza / Interplay Festival of Turin in partnership with Lavanderia a Vapore of Collegno;Radialstiftung.
artistic residency program NAOcrea – Ariella Vidach AiEP; Teatro Félix Guattari – Masque Teatro; CSC Bassano del Grappa; PACT Zollverein; Armunia; Schaubühne Lindenfels; Sosta Palmizi.
thanks to Teatro Comandini – Societas; Anghiari Dance Hub.
Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi are supported by DIEHL+RITTER/TANZPAKT RECONNECT, which is funded by the Federal Government Commissioner for Culture and the Media as part of the NEUSTART KULTUR initiative