ATTIKA è l’incontro tra le nostre ricerche, dei nostri corpi e dei nostri desideri.
ATTIKA è un patto: la fondazione di uno spaziotempo-aperto in cui il paesaggio, le azioni, i corpi e le parole si confondono, imprimendo nei nostri occhi la possibilità di un’azione decisiva.
Tre paesaggi per sette azioni costituiscono il primo movimento di ATTIKA: La Pineta, Villa La Scogliera e Le spiagge bianche (Lillatro).
Ed è proprio la Natura contenuta in questi luoghi- soggetto e oggetto visibile e invisibile, alterato e immaginato – che ci ha offerto la possibilità di moltiplicare i significati, alterare e ridefinire gli spazi e considerare i paesaggi come terreno di scritture, archeologie e interconnessioni. Attraverso interventi, presenze, e occupazioni temporanee ambientali possiamo provare ad allenare il nostro sguardo e i nostri corpi a una nuova forma di esistenza.
ATTIKA è un corpo invisibile che prende e cambia forma.
ATTIKA considera la Natura come tutto quello che è e tutto quello che potrebbe non più essere.
ATTIKA è xeno-iper-extra perché non guarda al solo umano, ma all’extraumano, al naturale e all’antinaturale, nel tentativo di ridefinire le relazioni tra tutte le forme di esistenza che abitano questa nuova fine del mondo.
Industria Indipendente ovvero Erika Z. Galli e Martina Ruggeri si incontrano artisticamente nel 2005 e danno vita al progetto Industria Indipendente, collettivo di ricerca dedito alle arti performative. Industria indipendente in questi anni ha attraversato diverse pratiche espressive, in una ricerca fatta di esistente – e non – nel tentativo di creare mondi immaginari, realtà straordinarie partendo da sé e dagli altri per costruire nuove possibilità individuali e politiche. Tra i loro progetti: È tutta colpa delle madri, Supernova, I ragazzi del Cavalcavia, Ho tanti affanni in petto, Lucifer, con i quali hanno preso parte a festival internazionali come Romaeuropa, Tramedautore, Short Theatre, Tropici, Inequilibrio e Actoral. Debutterano ad ottobre con il loro ultimo testo Lullaby, tragedia aerobica.
Annamaria Ajmone è danzatrice coreografa. Laureata in Lettere moderne presso l’Università statale di Milano si diploma come danzatrice presso la Civica scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Collabora con diversi artisti su progetti di varia natura e durata. I suoi lavori sono stati presentati nei Festival di danza, teatro e performing art, musei, gallerie d’arte e spazi atipici in Europa, Asia, Nord Africa e Stati Uniti . Nel 2015 vince il premio Danza&Danza 2015 come “miglior interprete emergente-contemporaneo”. È tra gli organizzatori di Nobody’s Business in Italia, piattaforma di scambio di pratiche tra artisti. Debutterà a Settembre il suo ultimo lavoro coreografico NO RAMA. È artista associata della Triennale Teatro dell’Arte di Milano (Milano) 2019-2021.
Annamaria
Un progetto infinito di Annamaria Ajmone e Industria Indipendente
produzione Cab 008
con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt) Regione Toscana, MiBAC e Comune di Firenze
GIOVEDÌ 27 GIUGNO
IL RESPIRO DEL MONDO
Parco del Castello
ore 14.30 Go Attika!!Go!!
presentazione di ATTIKA con Attilio Scarpellini
dalle ore 15.00 alle 18.00 Selezioni musicali, sincronie spaziali, manifesti ritmici a cura di Steve Pepe, Front De Cadeux, Acchiappashpirt, Nastro, Industria Indipendente, Palm Wine, Benoise
ore 22.30 La vita delle Piante. Lettura notturna con Marco D’Agostin
VENERDÌ 28 GIUGNO
TU NON VEDI NIENTE IN CIELO?
Parco del Castello
dalle ore 15.00 alle 18.00 Selezioni musicali, sincronie spaziali, manifesti ritmici a cura di Steve Pepe, Front De Cadeux, Acchiappashpirt, Nastro, Industria Indipendente, Palm Wine, Benoise
Villa La scogliera
ore 22.00 proiezione di Atlante 1783
regia di Maria Giovanna Cicciari
ATLANTE 1783 Italy (2016)
durata 26’
regia Maria Giovanna Cicciari
fotografia Emanuele Spagnolo
musiche Davide Tidoni
montaggio del suono Giuseppe D’Amato
produttore Rino Sciarretta (Zivago Media)
Alla fine del ‘700 una grossa parte del territorio calabrese fu colpita da un gigantesco terremoto. La memoria di questo evento lontano è fatta di segni concreti come le ferite bianche sui crinali delle montagne e i resti di un centro abitato che nei secoli ha guadagnato una nuova vita, ma anche di immagini e presenze invisibili che in varie forme tornano, si intrecciano e si manifestano.
SABATO 29 GIUGNO
IL NOSTRO È UN MONDO IN VERTIGINE
Parco del Castello
dalle ore 15.00 alle 18.00 Selezioni musicali, sincronie spaziali, manifesti ritmici a cura di Steve Pepe, Front De Cadeux, Acchiappashpirt, Nastro, Industria Indipendente, Palm Wine, Benoise
Spiagge Bianche (Lillatro)
dalle ore 10.30 alle 21.30
ATTIKA
con Industria indipendente, Annamaria Ajmone, Valerio Sirna
e i seminatori di piante straordinarie.
Parco del Castello
ore 23.00 XF Manifesto lettura notturna in pineta con Emanuela Villagrossi
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito ad esclusione della proiezione di Atlante 1783