Medea per strada non è semplicemente uno spettacolo: è un’esperienza che ci ha attraversato e che speriamo attraversi e scuota allo stesso modo anche il pubblico che ci segue. Abbiamo provato a leggere e a raccontare, oltre la superficie, la storia di alcune migliaia di esseri umani partiti dai loro paesi con un sogno che all’arrivo qui in Italia si è rivelato un incubo.
Nel grande mare del tema delle migrazioni, abbiamo messo a fuoco il fenomeno che riguarda quelle donne, sconosciute eppure in qualche modo famigliari, quasi elementi di un arredo urbano cui siamo assuefatti, che lavorano sulle nostre strade.
Donne partite alla ricerca di una vita migliore che si sono ritrovate schiave nel racket della prostituzione.
Il testo scritto cui sono approdati Fabrizio Sinisi ed Elena Cotugno, si pone nel solco delle libere riscritture del mito di Medea e rivela allo spettatore d’oggi la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco.
Elena Cotugno nasce a Ruvo di Puglia nel 1984. È attrice, autrice di teatro e co-direttrice, con Gianpiero Borgia, della compagnia TB, Teatro dei Borgia. Il 2016 vede nascere Medea per strada, una Medea in chiave contemporanea sul fil rouge delle riscritture classiche cominciate con Goldoni. Lo spettacolo, itinerante su furgone e per sette spettatori a sera, porta in scena Elena Cotugno che firma la drammaturgia insieme a Fabrizio Sinisi con la regia di Giampiero Borgia. L’interpretazione la conduce ai Premi Ubu 2017 come finalista nella categoria miglior attrice under 35.
ideazione e regia Gianpiero Borgia
drammaturgia Fabrizio Sinisi ed Elena Cotugno
con Elena Cotugno
progetto scenografico Filippo Sarcinelli
ufficio stampa Antonietta Magli
comunicazione Margherita Cristani
amministrazione Delia Tondo
distribuzione Paolo Gorietti
grafica Željka Kovačić e Roberto D’Introno
fotografie di scena Marcello Norberth e Luca Manfrini
si ringrazia Daniele Nuccetelli
produzione Teatro dei Borgia
durata 60’