A poco più di cento anni dalla sua nascita, il corpo e la voce di Ilaria Drago e la musica di Marco Guidi mettono in scena il potente, ineguagliabile ritmo del cuore e del pensiero della donna che fu definita un miracolo dell’anima e della coscienza umana e uno degli ingegni più alti e puri di ogni tempo.
Attraverso la rilettura in forma contemporanea di una delle più grandi pensatrici, filosofe e poetesse del secolo scorso, la Compagnia Ilaria Drago presenta un progetto in forma di concerto- poetico utilizzando strumentazioni elettroniche dal vivo (live electronics), musica e rielaborazioni drammaturgiche, capaci di rendere la performance di lettura coinvolgente e fruibile.
La forma che prende il concerto poetico è quella di una lunga lettera, l’ultima che si ascolta ma non si legge e che Simone scrive al suo unico amico e confidente, Padre Perrin, ripercorrendo le tappe principali della sua breve vita.
Ilaria Drago un’artista eretica, dura e pura, posseduta dal suo teatro, cui dà vita senza reticenze. A caratterizzarla è un linguaggio scenico poetico che si avvale di una lunga ricerca vocale. Allieva di Perla Peragallo, ha fatto parte della Compagnia di Leo De Berardinis. I suoi ultimi progetti sono: Simone Weil, Migrazioni_cambiare la fine | senza confini Antigone non muore, Transhumance_elogio a perdere, Metamorfosi_elegia per donne randagie. Ha pubblicato romanzi, raccolte di testi teatrali e poesia.
scritto, diretto, interpretato da Ilaria Drago musiche Marco Guidi luci Max Mugnai ufficio stampa Jenni Perlangeli
spettacolo vincitore dell’VIII Edizione del Festival Voci dell’Anima e del Premio Traetta della Critica