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QUANDO

2019-07-06 -> 2019-07-07

DOVE

Tensostruttura Castello Pasquini

TIPOLOGIA

Teatro

BIGLIETTO
Fortebraccio Teatro

IN EXITU

L’uscita di scena di un tossico degli anni ’80 in una città qualsiasi tra le Milano di un nord qualsiasi è dolore e solitudine straziante di una vita consumata in evasione, in eversione. La narrazione cede il passo alla forma e si sostanzia su un piano raffinatamente linguistico. Testori come fosse il pusher di una lingua teatrale durata 60’ che si fa linguaggio. Drogato è il testo e le parole sfidano il pensiero e la sintassi. Tutto sembra svilupparsi nella sensazione del fondamentale e iniziatico “Quem quaeritis” del Teatro Sacro Medievale. In mezzo, c’è una nebbia incapace di fermare il tempo e la consolazione.

In Exitu è come una Pietà. La parabola parabolica di vita vissuta da Riboldi Gino è quella di un povero Cristo tenuto in braccio da Madonne immaginate, respirate, disarticolate, nella fonetica di una dizione sollecitata fino all’imbarazzo tra suono e senso, come fossero le parole ad essere infine deposte dalla croce sulle quali Testori le ha inchiodate.

“Chi cercate?” “Non è qui!”, risponderebbe l’angelo.

Continua l’incontro e lo scambio artistico di Sandro Lombardi Federico Tiezzi con Roberto Latini che da qualche anno collaborano nella realizzazione di spettacoli e progetti come il Teatro Laboratorio della Toscana. Prosegue la storia della Compagnia con Giovanni Testori e il lavoro di ricerca sulle lingue segrete del teatro. Marcel Proust sostiene che i bei libri sono scritti come in una lingua straniera cosicché, secondo lo scrittore francese, ogni lettore, sotto ogni parola, può mettere il proprio senso o almeno la propria immagine, che spesso è un ‘contro senso’. Anche per l’attore ogni testo è come se fosse scritto in una lingua straniera e il suo compito è tradurre da questa lingua nella propria. Sarà Roberto Latini ad affrontare la furente inventività linguistica di In exitu, 1988, e a dare vita alla parola testoriana.

dall’omonimo romanzo di Giovanni Testori

adattamento, interpretazione e regia Roberto Latini
musica e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
scena Luca Baldini
produzione Compagnia Lombardi Tiezzi

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