Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva».
È una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa. «Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili…».
In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare. Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato, passo dopo passo, il personaggio ideale cui affidare il testimone di questa indagine.
Nel 2001 Gianfranco Berardi, attore pugliese non vedente, lavorando nella produzione Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi di Marco Manchisi, incontra sulla scena l’attrice Gabriella Casolari, emiliana, con la quale inizia un percorso comune. Dopo varie esperienze con realtà nazionali ed internazionali, in ambito teatrale, cinematografico e radiofonico, la coppia di artisti a maggio 2008 fonda la Compagnia Berardi Casolari.
La poetica della compagnia appartiene a quell’area generalmente riconosciuta come teatro contemporaneo e in particolare affonda le sue radici in quella corrente detta “nuova drammaturgia”. Berardi e Casolari fino a oggi hanno sempre messo in scena opere originali di drammaturgia contemporanea
uno spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
musiche di Davide Berardi e Bruno Galeone
luci Luca Diani.
produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
con il sostegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Armunia Centro Residenze Artistiche Castiglioncello, Comune di Rimini-Teatro Novelli
Si ringraziano César Brie, Eugenio Vaccaro, Il Teatro del segno di Cagliari, Sementerie artistiche di Crevalcore (BO)