Vorrei allontanare le parole dal fatto.
Il fatto è il corpo, costrutto assoluto, asserragliato nella materia, materia,
autoevidente, interrogante,
in assenza di cognizione, di intenzione, di veglia, manifesto,
sembianza, simulacro.
Da alcuni anni cerco un passaggio logico ed esistenziale che l’esperienza sollecita e che nella riflessione filosofica incontra una possibilità. Il tema della situatività, dell’essere gettati, della caduta nel tempo trova un rudimentale parallelo nel dispositivo teatrale, artificio volto a ricreare – attraverso l’ordigno dell’esposizione al Mondo – la condizione di apertura, fondamento di ogni sentire.
Il progetto Euforia comporta una articolazione progressiva. Qui viene proposta la prima sezione unfinished work, già presentata al festival Short Theatre di Roma 2016. Successive sezioni daranno sviluppo alla ricerca sulla luce, sulla azione, sul formato.
Habillé d’eau Compagnia fondata da Silvia Rampelli nel 2002, focalizza la riflessione sulla natura dell’atto, sulla scena come dispositivo percettivo, sul dato umano. Al progetto aderiscono stabilmente Alessandra Cristiani, Gianni Staropoli, dal 2008 Eleonora Chiocchini. Prodotta – tra l’altro – dalla Biennale di Venezia e dal Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera è invitata nei maggiori festival italiani e in Francia, Bosnia, Stati Uniti, Polonia. Numerosi sono i riconoscimenti e i testi critici pubblicati
ideazione e regia Silvia Rampelli
danza Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini, Valerio Sirna
luce Gianni Staropoli
musica Tiago Felicetti, Charlie Pitts
quadrifonia Daniel Bacalov
produzione Habillé d’eau 2016, Fabbrica Europa 2017
con il sostegno di Short Theatre, Angelo Mai,
Armunia/ Festival Inequilibrio – Castiglioncello
durata 30′