Ci troviamo in un ambulatorio medico. Ogni spettatore ha ricevuto alla cassa un biglietto con un numero per la coda di attesa di una visita al cuore. Si tratta di una visita specialistica ad opera del Dottor Cechov: una visita non fisiologica, dunque, dato che, si sa, il dottore-drammaturgo è un fine indagatore della natura umana.
L'ambulatorio è abitato dal personale che svolge il suo lavoro quotidiano: Anna Paternoster, proprietaria dell’ambulatorio, Tullio Deserventi, contabile e suo marito, Sonia Ponti, giovane infermiera-segretaria. Ad essi si aggiunge Gregorio Nobile, informatore medico, frequentatore abituale dell’ambulatorio. Il Dottor Cechov per il momento non riceve: in attesa dei consulti si svolgono le visite propedeutiche, che coinvolgono direttamente alcuni degli spettatori.
In un susseguirsi di elettrocardiogrammi, lastre, questionari e altre pratiche aff erenti a un’innovativa branca della medicina chiamata metacardiologia, attori e spettatori si spostano continuamente tra la sala e la scena, in uno spazio scenico unico, globale, in un’alternanza di situazioni improvvisate e scene tratte dai testi di Anton Cechov: all’attività medica fanno da contrappunto dichiarazioni d’amore, riflessioni filosofiche sul destino dell’umanità, canti struggenti, festeggiamenti, conflitti feroci di coppie uff iciali o clandestine, battaglie tra il pragmatismo e la delicatezza, molto umorismo.
MARCO DI COSTANZO
È regista, autore e attore. Si forma con O. Melnik a Firenze e si specializza con A. Vasil’ev, A. Mnouchkine, Y. Lebreton, P. Byland. Nel 2006 fonda il Teatro dell’Elce di cui è direttore artistico. È stato regista invitato ai Festival Intercity, Cortona On the Move, Festival Internacional de Teatro en la Gran Carpa de la Paz a Barrancabermeja (Colombia).
DOMENICO CUCINOTTA
Si diploma all’Accademia d’Arte drammatica della Calabria. Frequenta la scuola di regia presso l’Accademia d’arte Drammatica di Mosca diretta da Anatolij Vasil’ev. Partecipa all'Università del Teatro Eurasiano diretta da Eugenio Barba. Nel 1996 fonda il Teatro dei Naviganti, del quale è direttore artistico, regista e pedagogo.
STEFANO PARIGI
Insieme al regista Marco Di Costanzo e al sound designer Andrea Pistolesi, dà vita alla compagnia Teatro dell'Elce nel 2006, della quale interpreta le principali produzioni (Ercole e le stalle di Augia, Cinquanta! Epopea di un faticoso entusiasmo, Il Salone di Z***, Il sogno di Rodolfo Siviero, Appunti di un pazzo, Little boy, Uomini da poco).
MIRIAM RUSSO
Si laurea allo IUAV di Venezia per poi diplomarsi all’Accademia “Nico Pepe” di Udine. È fondatrice del Collettivo L’Amalgama. Nel 2022 presenta al Festival dei Due Mondi di Spoleto lo spettacolo “La Corsa”, di cui è anche autrice. Lavora, tra gli altri, con Pantakin, Scimone/Sframeli, Alessandro Serra, Maurizio Lupinelli.
MONICA SANTORO
Laureata all'Accademia d'Arte Drammatica di San Pietroburgo e in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Urbino, dal 2007 è attrice del Teatr Masterskaja Fomenko di Mosca. Come cantante ha collaborato con cantautori del calibro di S. Nikitin, E. Frolova, E. Kamburova e con il compositore russo L. Desjatnikov.
TEATRO DELL’ELCE
Nasce nel 2006 per dare corpo a una visione del teatro come arte dell’azione e della relazione. Il lavoro della compagnia si articola in una grande varietà di forme sceniche, dal teatro drammatico al teatro non verbale, dalla performance agli interventi site-specific. La compagnia è riconosciuta e finanziata dalla Regione Toscana per la produzione dal 2011 e gode del sostegno regolare del Comune e della Città Metropolitana di Firenze, oltre che della Fondazione CR Firenze. Vincitrice del concorso Emergenze Creative, selezione Premio Scenario, finalista del Premio Cassino Off , rappresentante dell’Italia ai festival internazionali di Algeri e Barrancabermeja (Colombia), la compagnia è stata recente vincitrice del progetto Toscana Terra Accogliente.
regia e scrittura scenica Marco Di Costanzo
liberamente tratto dall’opera di Anton Cechov
traduzione Monica Santoro
con Domenico Cucinotta, Stefano Parigi, Miriam Russo, Monica Santoro
tecnico luci e computer graphics in via di definzione
assistente alla regia Matilde Mochi
produzione Teatro dell’Elce
residenze artistiche Teatri d’Imbarco, Teatro delle Donne
con il sostegno di Toscana Terra Accogliente, Fondazione Toscana Spettacolo, Centro di Residenza della Toscana (Armunia-CapoTrave/Kilowatt), Comune di Sansepolcro
con il contributo di
Regione Toscana, Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze