La malattia psicologica non nasce dall'uomo, ma è un riflesso della società e della civiltà sbagliata. (Sigmund Freud)
Eat Banana and Drink Pills è una performance di danza contemporanea che affronta la tematica dell’aborto praticato dalle donne arabe palestinesi nubili. Il lavoro si concentra sulle dimensioni fisiche, emotive e sociali di questa esperienza e analizza le ramificazioni di questa scelta e lo stigma, il trauma e la violenza sociale che porta con sé.
danza - durata 55’
Sahar Damoni è una coreografa, danzatrice e insegnante di danza araba palestinese cristiana di Shafa-Amer, vicino al mare della Galilea, all'interno della linea verde (araba1948). Il suo lavoro è caratterizzato dalle sfide che deve affrontare come donna in una società araba e palestinese. Ha danzato con la Kibbutz Contemporary Dance Company e ha partecipato a progetti teatrali come attrice e drammaturga all'estero. Ha conseguito una laurea in Danza e Movimento per insegnanti presso il Kibbutzim College of Education, Technology and Arts.
I suoi lavori sono stati presentato in vari festival e piattaforme di tutto il mondo , tra cui Holland Dance Festival, Den Haag, Frauenkirche Church, Dresda, Movement Research Festival presso la Judson Church e Dance Space Project, Marks Church e Lamama, New York, Fabrik Potsdam Potsdamer Tanztage, International Solo Dance Theater Festival Stuttgart (Germania), Café Belcapmo, Amsterdam, Hangartfest, Italia; Ramallah Contemporary Dance Festival, Echo Dance Festival of Northern Ireland, Curtain Up, International Exposure e InitimaDance (Tel Aviv).
Sahar ha ricevuto residenze in istituzioni prestigiose in Germania, Regno Unito e Stati Uniti, tra cui la New York University, il Jacob's Pillow e il Goethe Institute.
E’ stata invitata a tenere seminari e conferenze sul suo lavoro presso università e college in varie parti del mondo, come Marocco, Palestina/ Israele, Stati Uniti e Paesi Bassi
coreografia e performance Sahar Damoni
dramaturgia Nitzan Cohen
consulenza artistica Sarah Holcman
musica originale e montaggio Akram Haddad
disegno luci Rotem Elroy
comunicazione e distribuzione internazionali Gloria De Angeli
con il supporto di The Independent Creators Foundation; GPS/Global Practice Sharing MENA Exchange Program of Movement Research
con il contributo di Blanchette Hooker Rockefeller Fund; Goethe-Institute/Morocco
all'interno del progetto “Uncontrolled Gestures”; The Lottery Council for Arts and Culture; Yasmeen Godder Studio; Studio Mandel/Yafo; Choreographers’ Circle at Suzanne Dellal Centre; and Shefa-Amer Community Centre, 4FT – Tanzplattform Leipzig, Germany
grazie a Marya Wethers, Ishmael Houston-Jones, Bryanna Bradley, Maren Barnikow, Guy Hugler, Frida Daniely, Jonathan Hollins Lishay Shechter, Aziza Diab, Rula Nusier, Ibtisam Ammouri, Jumana Bishouty, Mohamad Salim, Ayman Daw e Maisa Abd Elhadi.
COMUNICATO STAMPA
Il programma di domenica 29 giugno, a cura di Fondazione Armunia
La coreografa palestinese Sahar Damoni in scena con “Eat banana & drink pills”, sulle sfide delle donne nella società araba
In cartellone anche la performance multimediale “Teatro postaggio da un milione di dollari”; “Daughters”, opera selezionata per la vetrina della giovane danza d’autore eXtra 2024; e un concerto ispirato alle poesie di William Blake
Rosignano Marittimo, 28 giugno 2025 - Sarà la coreografa e danzatrice palestinese Sahar Damoni l’ospite speciale della giornata di domenica 29 giugno a Inequilibrio Festival, la manifestazione dedicata al panorama delle scene contemporanee a cura di Fondazione Armunia con la direzione artistica di Angela Fumarola e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo. Alle 20.30 sul palco del Teatro Solvay di Rosignano Solvey, Livorno (via Ernesto Solvey), andrà in scena “Eat banana & drink pills”, una performance che affronta le sfide delle donne nella società araba, e in particolare la tematica dell’aborto praticato dalle donne palestinesi nubili, per mettere a fuoco le dimensioni fisiche, emotive e sociali di questa esperienza, analizzando le ramificazioni di una scelta e lo stigma, il trauma e la violenza sociale che porta con sé (info: www.armunia.eu).
Le attività del festival partiranno alle 18.00 all’Auditorium del Castello Pasquini di Castiglioncello (piazza della Vittoria 1) con “Teatro postaggio da un milione di dollari”, lavoro multimediale firmato dagli artisti under 35 Giacomo Lilliù e Pier Lorenzo Pisano. La performance si svolge sull’app di messaggistica Telegram, dove va in scena un’improbabile riscrittura digitale di Carlo Goldoni, realizzata dalla compagnia via selfie, gif ed emoji. Ma l’operazione si smonta non appena un manipolo di disturbatori irrompe nel gruppo e lo bombarda di meme creati a partire proprio dalle immagini che gli attori hanno condiviso. Prende così il via un’esilarante, estenuante degenerazione dei linguaggi. In contemporanea all’habitat puramente digitale il lavoro vive anche in un ambiente fisico, dando luogo ad una configurazione paradossale: gli spettatori in sala si trovano di fronte ad uno spazio vuoto, su cui solo sporadicamente appare qualcuno del cast, puntualmente fagocitato dal delirio in crescendo. Nasce così una comunità di persone che illuminano la penombra della platea con lo schermo dei loro smartphone, e la riempiono con il suono fuori sincrono delle notifiche. Senza temere le possibilità dell’online, e anzi sfruttandole, il teatro si riconferma come il luogo dove condividere lo spazio, il tempo, l’impalpabile.
In una doppia sessione, alle 19.00 e alle 19.45, nella Sala del Ricamo al Castello Pasquini la giovanissima coreografa Teodora Grano porterà in scena “Daughters”, racconto di un legame familiare al di là della biologia selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore eXtra 2024 – Network Anticorpi XL. Partendo da una questione privata, la danzatrice porta a deflagrare il concetto di essere figlie. La ricerca indaga il rapporto tra scrittura e danza: non due linguaggi, ma due corpi, trattati come materia. Attraverso elementi di scrittura coreografica e letteraria, mette in discussione la concezione univoca dell’essere figlie, e riflette su relazioni di cui mancano ancora le definizioni.
Conclusione di giornata alle 22.00 all’Anfiteatro Giuliano Scabia del Castello Pasquini con “Blake Eternal Life”, live firmato MAT Movimenti Artistici Trasversali di e con Giacomo Vezzani ispirato alle poesie di William Blake. Vissuto tra fine ‘700 e inizio ‘800, Blake fu incisore, disegnatore e soprattutto poeta. Un artista libero, provocatorio e inafferrabile, capace di rivoluzionare il linguaggio poetico con temi, immagini e una musicalità naturale che ancora oggi impressionano. Blake è la libertà creativa cristallizzata. È stato, per usare le parole dello storico dell’arte e curatore della Tate Gallery Martin Myrone, uno dei primi artisti transmediali; un poeta della visione e una figura unica nel panorama culturale. Attraverso la sua poesia e le sue incisioni, concepite come un unicum espressivo, ha dato vita a un universo fantastico che esplora il senso profondo dell'esistenza umana.
Per tutta la durata della manifestazione al Castello, dalle 18.00 alle 23.00, è possibile visitare “Sipario”, mostra a cura di Fabbrica Immagine che espone una carrellata fotografica legata alle residenze, agli spettacoli ai laboratori realizzati durante il 2024 negli spazi di Armunia: per dar luce al costante lavoro invisibile che l’autunno e l’inverno portano a compimento. Non solo: al Castello sono esposte anche le opere vincitrici del bando “Il castello di Calvino”, concorso dedicato a illustratori, disegnatori e fumettisti nel quarantennale della morte del grande autore. Il pubblico del festival potrà votare la o il proprio artista preferito, che si aggiudicherà l’ingaggio per la creazione delle grafiche per la stagione 2025/2026 della Fondazione oltre a una residenza artistica negli spazi di Armunia.
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