CONOSCENZA PRATICA DELLE ARTI PER I CITTADINI DEL FUTURO
Progetti sul corpo e la parola pensati per le nuove generazioni fino a 18 anni e per i loro genitori volti ad attivare nei più giovani, l’abilità dello sguardo rispetto al mondo reale (fuori dal virtuale) senza giudizi e ad osservare sé stessi rispetto alla postura che hanno nel mondo e nella natura. Con gli strumenti dall’immaginazione, dell’osservazione e del dialogo gli artisti e le artiste saranno le guide per entrare dentro le domande, i dubbi e le cose non dette. Nei laboratori si aprirà una porta temporale che metterà in luce attraverso gli strumenti del teatro, della filosofia e della danza tutto quello che risiede fuori da se. Ogni percorso artistico e filosofico sarà pensato per ogni fascia di età e sarà trasmesso e organizzato da Delfina Stella (coreografa e pedagoga per l’infanzia); Drogheria Rebelot (teatro di figura); i Sacchi di Sabbia ( teatro); Prof. Maurizio Iacono ( Filosofia); Renzo Boldrini ( Parola), Giallo Mare Minimal teatro. I temi centrali saranno la paura, il coraggio, la relazione con i compagni e le compagne di classe, il silenzio, l’ascolto e l’agire in relazione alla natura, l’osservazione e lo stupore.
Gli studenti e le studentesse saranno chiamati a creare la loro narrazione: che cosa sogniamo? Con quali regole? Quale mondo vedo fuori, guardando dalla finestra, fuori dallo schermo? E come si sta in questo mondo? Si ride, si soffre, si conversa? Cosa vorrei gridare al mondo? Il progetto intende aprire piccoli momenti di dialogo, attraverso restituzioni pubbliche dei lavori dagli stessi ragazzi e ragazze e la visione di spettacoli teatrali degli artisti coinvolti per dotare i partecipanti di chiavi di lettura e osservazione ragionate, che possano promuovere maggiore consapevolezza e condivisione.
Artisti coinvolti nelle scuole: Delfina Stella ( linguaggio del corpo); Drogheria Rebelot (teatro delle ombre); Giallo Mare Minimal teatro (teatro e filosofia); Tommaso Taddei (lettura); Silvia Gribaudi (movimento, gioco e creatività); Teatro Rebis (pensiero e pratica teatrale sulla poesia; I sacchi di sabbia (filosofia e teatro)
Progetto rivolto alle scuole primarie del Comune di Rosignano Marittimo
7 novembre
Tommaso Taddei legge
IL GATTO NERO
Liberamente tratto da Edgar Allan Poe
per le classi II A, II B e II C Scuola Media Dante Alighieri
Una parete nasconde il delitto, il mostro è stato murato nella tomba dallo stesso assassino che ci confessa il suo crimine prima di essere condannato a morte. Ecco IL GATTO NERO, uno dei capolavori di Edgar Allan Poe, l'autore di Boston che ha anticipato l'inconscio nella scrittura attraverso le sue atmosfere e con il suo periodare che rimanda continuamente ad altri significati oltre a quelli palesi.
La narrazione in prima persona, che vuole essere una liberazione prima dell’ora fatale, ci accompagna per mano lungo la strada dell’orrore, che non necessariamente deve annidarsi nel soprannaturale, ma può esplodere anche dentro le mura di casa.
Un horror domestico, che si sviluppa dal protagonista, che si nutre di piccole azioni per poi sfociare nell’atto più criminoso, oltre il quale non c’è ritorno, né ripensamento, ma soltanto un ironico beffardo cinico finale.
LA CAVERNA DEI BALOCCHI
A cura di Giallo Mare e il filosofo Alfonso Maurizio Iacono.
Età 7-10. Il 30 Gennaio
Il percorso laboratoriale è strutturato in tre incontri e parte dal mito della Caverna di Platone. Mito attualissimo in un tempo dove le "ombre tecnologiche", proprio con i più piccoli, i "nativi digitali", rendono sempre meno distinguibile il confine fra realtà e finzione, fra illusione e inganno.
Le tre tappe sono così strutturate:
1. Le domande sono ciliegie:
incontro con le due classi e il filosofo Alfonso Maurizio Iacono.
Iacono, già preside della facoltà di lettere e filosofia dell'università di Pisa, e nello stesso ateneo, ordinario di Storia della Filosofia. Fin dal 2000, quando viene pubblicato il suo testo Le domande sono ciliegie filosofia alle elementari, si occupa di divulgazione didattica della filosofia anche con i più piccoli.
Un incontro caratterizzato dal dialogo con le bambine e i bambini, sull'importanza delle storie e del loro ascolto.
2. Visione dello spettacolo la Caverna dei Balocchi
La visione dello spettacolo e le osservazioni nate dal dialogo con i i bambini saranno nuovi elementi di ricerca per continuare il materiale il dialogo fra il filosofo, gli artisti e i ragazzi
3. La terza parte del percorso introduce le dinamiche dell'inventare storie
Partendo dai risultati ottenuti nei primi due incontri, dal dialogo fra ragazzi, il filosofo e gli operatori di Giallo Mare Minimal Teatro, si opererà per indicare ai ragazzi tecniche di narrazione, orale e scritta, capace di inventare originali tracce creative.
IL SEGNO DELLA FIABA 6 anni - 11 anni – Il 27 Febbraio
a cura di INES CATTABRIGA (Giallo Mare Minimal Teatro)
Laboratorio sulla Fiaba che si ispira alla favola de La Bella Addormentata trasformandone per sviluppare nei bambini e nella bambine la memoria dell’importanza del bosco, perché la foresta torni a essere un luogo sicuro per la Bella Addormentata fino al suo risveglio. Durante il laboratorio saranno attivate riflessioni su eventuali finali che possano trasgredire la narrativa della fiaba, trattata nel tempo da autori come Basile, Perrault, F.lli Grimm, pure mantenendo i tratti essenziali, simbolici e tradizionali di questo grande racconto. Il laboratorio sarà a cura di Ines Cattabriga, che ci regala una composizione videoscenografica originale di grande suggestione e impatto. Attraverso i disegni saranno evocati i luoghi, le atmosfere, i personaggi dalla fiaba. Segni, colori, immagini dei bambini e delle bambine saranno in dialogo per moltiplicare le loro capacità espressive ed immaginative
PICCOLA BOTTEGA DELLE OMBRE ( 7-10 anni). Nei giorni 11/12 Febbraio e 20 Marzo
A cura di DROGHERIA REBELOT
L’ombra fa parte della nostra vita da sempre, da quando riusciamo a ricordare. Ci segue, ci anticipa, talvolta ci mostra per quello che siamo, altre volta invece ci fa apparire un po’ più grandi o un po’ più alti. Ma che cos'è un’ombra? Di cosa è fatta? Di cosa profuma? Si può toccare? E soprattutto, ci possiamo giocare? Questo è quello che laboratorio propone per scoprire insieme la relazione tra luce e buio e i segreti dell’amica ombra. Il laboratorio si suddividerà in tre incontri di un’ora e mezza ciascuno che condurranno il/la partecipante alla scoperta dell’ombra e delle sue potenzialità. Il primo incontro sarà in classe e incentrato sulla scoperta della propria ombra corporea attraverso giochi per conoscerla e prendere dimestichezza con lei, portarla nello spazio, farla interagire con le altre ombre. Il secondo incontro prevede giochi con le silhouette, per scoprire come la nostra ombra parla di noi e ci identifica, il terzo incontro prevede vari tipi (per animazione orizzontale o verticale, sagome fisse e mobili) con lo scopo di sperimentare l’animazione delle ombre.
4 TEMPI
PROGETTO DI ILLUSTRAZIONE PER CORPI DANZANTI per 3 classi di quarta e quinta. Nei giorni 27 e 28 Gennaio, 3 e 4 Febbraio, 11 e 12 Marzo, 13,15,17 Aprile
a cura di DELFINA STELLA
4 Tempi è un percorso artistico-didattico pensato per avvicinare le giovani generazioni a temi come l’ecologia, il cambiamento e il clima, intesi non solo come fenomeni esterni, ma anche come stati interiori, profondi e talvolta incontrollabili. Partendo da una ricerca già avviata sul dialogo tra danza e albi illustrati, 4 Tempi si rivolge alle classi della Scuola Primaria E. Solvay attraverso un ciclo di incontri da svolgersi in orario curricolare, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni ai linguaggi del corpo e della danza accompagnandoli alla composizione di un’opera coreografica collettiva. Attraverso un linguaggio che intreccia danza, letteratura e pensiero ecologico, il progetto invita bambine e bambini a esplorare i linguaggi dell’arte e a sviluppare uno sguardo critico sul mondo che li circonda, considerando l’arte e le sue forme come spazi primari di incontro e relazione con l’altro da sè.
Progetto rivolto alle scuole secondarie del Comune di Rosignano Marittimo
VERSO UN POEMA UMANO
“La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve”
A cura di Teatro Rebis, per una seconda, nei giorni 16,17,18 Febbraio;18,19,20 Febbraio; 13,14,15 Maggio
In accordo con le riflessione suggerite dalla direzione artistica di Armunia rispetto ai progetti rivolti alle scuole per il nuovo anno scolastico, il Teatro Rebis propone un percorso di pensiero e pratica teatrale volto alla riscoperta della poesia, quale concreto esercizio di quella forza interiore che in ciascuno può farsi coscienza critica, potenza creativa e volano di cambiamento e sviluppo sociale.
Comunicare è necessario come
Respirare: ma ci occorre impararlo.
Se l’occhio non si esercita, non vede
Pelle che non tocca, non sa
Se l’uomo non immagina, si spegne.
Se ci si lascia chiudere, terrorizzare,
si diventa una cosa
gli altri ci diventano cose
Questi versi sono tratti da opere di Danilo Dolci, poeta, sociologo, educatore e attivista della nonviolenza, cui il presente progetto principalmente si ispira. L'approccio maieutico reciproco è la formula dialettica di indagine e di autoanalisi popolare da lui lungamente sperimentata, a partire dalla rivoluzionaria esperienza condotta nelle zone più oppresse e disagiate della Sicilia occidentale dagli anni cinquanta del Novecento, insieme alla popolazione locale, e in costante confronto con alcuni tra i maggiori pensatori, artisti e scienziati dell’epoca. Tale approccio favorisce lo sviluppo di una società civile più attiva e responsabile, oltre che necessariamente nonviolenta.
“La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve” diceva bene il postino interpretato da Massimo Troisi rivolgendosi al poeta Neruda; ma a cosa serve la poesia?
Il percorso verterà sulla scoperta della vicenda umana e poetica di Danilo Dolci e dei suoi collaboratori, dedicando particolare attenzione ad alcuni episodi capaci di suscitare una riflessione più ampia sulla fondamentale differenza che intercorre fra i termini potere e dominio, comunemente usati come sinonimi.
il dominio è potere malato –
cresci soltanto quando ti maturi
corresponsabile –
la gente non è suolo ma semente
L’attività sarà condotta congiuntamente dall’attrice Meri Bracalente e dal regista Andrea Fazzini.
Il progetto è rivolto a una classe della scuola secondaria di primo grado e si svolgerà in tre periodi di incontri, per una durata complessiva di 20 ore. Si prevede una restituzione scenica finale, la cui drammaturgia sarà sviluppata anche a partire dalle suggestioni e dai pensieri condivisi dai partecipanti.
Il progetto si avvale del patrocinio del Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci e del Centro Educativo Borgo Danilo Dolci, con cui il Teatro Rebis collabora.
Il Corpo Libero
A cura di Silvia Gribaudi
Coreografa formatrice e danzatrice
Età destinatari: 13 anni
Nei giorni: 22 e 23 Gennaio
Il laboratorio Il Corpo Libero è un’esperienza fisica ed espressiva rivolta a studenti e studentesse di circa 13 anni, pensata per stimolare la consapevolezza corporea, il senso di libertà e l’ascolto di sé e degli altri.
Attraverso il movimento, il gioco e la creatività, i partecipanti sono guidati in un percorso che valorizza il corpo come luogo di espressione autentica, non giudicante e capace di raccontare emozioni, stati d’animo e relazioni.
Il laboratorio non richiede alcuna competenza tecnica né esperienza di danza, e si propone come uno spazio aperto dove ogni ragazza e ragazzo possa sentirsi libero di **esplorare, muoversi, ridere, creare**.
La metodologia si basa su:
il coinvolgimento attivo del gruppo
la danza come mezzo per conoscere il corpo e le emozioni
il corpo come mezzo di comunicazione personale e collettiva.
La durata dell’attività potrà variare in base all’organizzazione scolastica: ogni classe potrà partecipare a un incontro singolo di circa un' ora, oppure a un breve percorso di due incontri, da concordare.
Progetto rivolto alle scuole superiori del Comune di Rosignano Marittimo
La molto poco resistibile ascesa del dio Quattrino
appunti per una visione del Pluto di Aristofane
a cura de I Sacchi di Sabbia
Il 10 Marzo
Quando per la prima volta si è parlato di denaro in un'opera artistica? Il termino "oro" è molto antico, la parola ricorre moltissime volte per esempio nei Persiani di Eschilo, la tragedia più antica che ci è pervenuta, ma di "quattrini" quando si è cominciato a parlare? Aristofane dedica a questo argomento, e più precisamente al rapporto tra denaro ed etica, la sua ultima commedia. Il grande commediografo offre anche un rimedio alla mancanza di eticità del quattrino: potrà mai essere praticabile? Il laboratorio ruota intorno a questi temi, piccoli esercizi intorno all''ossessione di arricchirsi, nel tentativo di esorcizzarla e preparsi alla visione del Pluto.
3
Lunedì
15:00:00
14
Domenica
23:00:00