03/04/2024 -> 07/04/2024
Auditorium Danesin – Rosignano Marittimo
Teatro
con il sostegno di E Production, Associazione Metandro, Zona Indipendente Artistica Z.I.A., Bluemotion – Angelo Mai
Con la lingua sulla lama è un progetto di ricerca nato dall’incontro con il patrimonio folklorico delle fiabe europee e dal confronto con la fiaba come genere e modello performativo. Cosa vuol dire raccontare una fiaba oggi? Quali sono le fiabe del futuro? Come tentare un’operazione che sa di archeologia e fantascienza insieme?
I protagonisti delle fiabe sono adolescenti alle prese con la vita, la morte, la realizzazione individuale e il loro rapporto con la società. Questo ci ha spinto a individuare nell’adolescenza il nodo fondamentale del rapporto che il mondo contemporaneo ha con i racconti. La perdita dei racconti di fiaba ha prodotto una mancanza, un vuoto di significato legato alla costruzione dell’identità, e questo vuoto e la distanza che i ragazzi e le ragazze hanno con la pratica del racconto segnano il confine della nostra ricerca.
Il progetto prevede la costruzione di uno spettacolo attraverso un percorso di indagine e cocreazione che condurremo tra il 2023 e il 2024 insieme a gruppi di adolescenti in varie città italiane (Foligno/Spoleto, Milano, Roma). La ricerca è supportata dall’associazione Metandro, che raccoglie psicoanalisti e operatori, e inserita nel Progetto Giovani 2023-24 della stessa associazione, pensato per far fronte alla sofferenza e al disagio giovanile attraverso vari interventi di prevenzione e cura. Il percorso laboratoriale insieme ai ragazzi e alle ragazze porterà alla costruzione di un archivio (scritture, immagini, video), ipertesto manipolabile e cunicolare in cui personaggi, situazioni, luoghi delle fiabe storiche si intrecciano con le storie degli adolescenti che incontreremo e che costituirà la base per la costruzione dello spettacolo, a partire dalla drammaturgia.
Come corollario allo spettacolo che debutterà alla fine del 2024, la compagnia ha avviato una serie di produzioni leggere e agili, riscritture di fiabe specifiche, commissionate per occasioni o luoghi particolari e intorno a tematiche estrapolate dalle fiabe che ci interessa approfondire.
Esse sono:
– Discorso delle Dorotke – reading per due sorelle (debutto a giugno ‘23, La Milanesiana, Milano) Un po’ lettura e un po’ concerto, Discorso delle Dorotke offre un viaggio poetico e crudo intorno al tortuoso tema dell’essere sorelle. In gioco ci sono due voci, in una situazione di spoliazione e mancanza, in cui tutto quello che hanno sono le parole che attraversano. La messa in scena, scabra ed essenziale, lascia che siano le parole a costruire le immagini, a modificare il tempo e lo spazio mentre le due donne raccontano una storia di simbiosi, di ricerca della propria identità, di separazione e di crescita, cercando il bandolo della loro matassa nelle fiabe popolari, nel mito classico, nel repertorio biblico, fino ad arrivare alle narrazioni più moderne.
– Senza vivere senza – il racconto della Mortella (maggio, ‘23, GEA – Green Economy and Agricolture, Pistoia). Commissionata dalla Fondazione GEA e costruita per il giardino/parco scientifico in cui ha sede, Senza vivere senza è una performance in cui il racconto si fa voce e la voce si fa corpo. Una fiaba antica, in cui un germoglio di Mirto viene amato e cresciuto come una persona dai genitori e poi, fattosi alberello, amato e adorato dal principe del regno e poi ancora dilaniato e straziato da un gruppo di amanti gelose, diventa il pretesto per sondare il il mistero che lega le creature umane alla natura e per celebrare la fascinazione sensuale che l’umano prova da sempre guardando i fiori, le piante, gli alberi, i prati.
La residenza
La residenza a Castiglioncello si terrà ad aprile, a circa tre quarti del percorso laboratoriale, e sarà un momento fondamentale per raccoglierci ed estrapolare dal nostro archivio le linee guida che daranno forma alla produzione dello spettacolo. Visioneremo il materiale, inizieremo a scrivere la drammaturgia, stenderemo la bozza di un progetto registico sul tema della fiaba e dell’adolescenza nel nostro mondo.
Parallelamente lavoreremo a una terza lettura scenica – questa volta dedicata ai bambini e alle bambine – primi e originari destinatari delle fiabe, per indagare la magia che si materializza nell’infanzia grazie al racconto di una fiaba. Sarà pensata per gli spazi del Castello Pasquini, e verrà presentata in forma di studio alla fine della residenza.
tostacarusa – tutto attaccato e tutto minuscolo – è fondata da Aura Ghezzi e Tolja Djokovic come laboratorio in cui condividere le urgenze artistiche attraversate da entrambe individualmente in dieci anni di lavoro nel teatro e nel cinema. Tu eri turbolenta (Quirk of fate), opera prima della compagnia, debutta nel ‘22 all’ Angelo Mai di Roma dopo un’anteprima a Ravenna all’interno di Fèsta ‘21 (a cura di E Production e Ravenna Teatro) e nel 2023 è a Venezia al Venice Open Stage. Lo spettacolo è segnalato nella Generazione Risonanze ‘23 di Risonanze Network.
Attualmente la compagnia è impegnata in Con la lingua sulla lama, progetto di ricerca biennale sul patrimonio folklorico delle fiabe che prevede il coinvolgimento di gruppi di adolescenti. Il primo laboratorio di ricerca è stato condotto tra agosto e settembre ‘23 grazie al bando Generazione Z presso C.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche.
Tre reading sono nati come spin-off di questo lungo progetto: Discorso delle Dorotke – reading per due sorelle che ha debuttato a giugno ‘23 al Festival della Milanesiana e tra ottobre e dicembre è a Modena (Festival Periferico), a Ravenna (Fèsta – Festival di arti performative) e Milano presso Z.I.A. Zona Indipendente Artistica (in stagione); Senza vivere senza – la storia di Mortella, lettura scenica per un’attrice e un giardino (maggio, ‘23, GEA, Pistoia); E il fuoco parlò, performance per bambine e bambini che sarà presentata in anteprima ad aprile 2024 presso il Castello Pasquini a Castiglioncello grazie alla collaborazione con Armunia.