ARMUNIA
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QUANDO

30/01/2021 -> 04/02/2021

DOVE

Teatro Nardini - Rosignano Marittimo

TIPOLOGIA

Teatro

LE LACRIME AMARE DI PETRA VON KANT
Un progetto di Nerval Teatro

Il percorso di Nerval Teatro si è contraddistinto in questi anni per un’attenzione particolare nei confronti degli autori di area tedesca. Un’identificazione che si è costruita a partire dal confronto con i temi, la scrittura e le opere di autori come George Büchner, Herbert Achternbusch, Peter Weiss, Werner Schwab. Nel 2016 la compagnia ha avviato un percorso di esplorazione dell’universo poetico di  Rainer Werner Fassbinder per approfondirne il linguaggio e l’incidenza sul contemporaneo. La prima tappa si è svolta a Berlino, con un seminario intensivo per attori che ha portato alla messa in scena della pièce Sangue sul collo del gatto di R.W. Fassbinder nei magazzini sotteranei della Kindl Brauerei Berlin a Neukölln. Il percorso è proseguito nel 2017 attraverso una serie di laboratori sul territorio nazionale incentrati sull’opera di R.W.Fassbinder a Salerno in un progetto speciale intitolato Itaca. La bottega del ritorno, con attori professionisti salernitani e a Venezia, in un corso di alta formazione per attori che ha portato alla realizzazione di Sangue sul collo del gatto con gli allievi attori dell’Accademia Teatrale Veneta.

Nel biennio 2021 è prevista la messa in scena di Le Lacrime Amare di Petra Von Kant, un testo teatrale e un’opera cinematografica dedicati alla rappresentazione e all’analisi della donna.

Ed è proprio questa natura anfibia dell’opera che il progetto intende indagare mescolando il linguaggio del teatro e quello del cinema per sondare il limite tra realtà e finzione, attore e personaggio, sperimentazione e narrazione.

P R I M E  T R A C C E  D I  L A V O R O
Per prima cosa mi interessa indagare il rapporto tra lo spazio e le azioni sceniche delle attrici, la qualità della presenza, e non solo nel momento dell’agire, quindi sto cercando di immaginare un luogo, in cui lo spettatore è coinvolto e può vedere le performers anche quando non agiscono, quando non recitano il dramma. Uno spazio che sembri non avere fine, dove il luogo della rappresentazione possa essere spostato come se fosse un set cinematografico. In questo luogo il pubblico è reso spettatore non solo del dramma, ma anche del fuori scena, dove la vita delle attrici prosegue, nella sua solitudine. Sto immaginando la presenza di una serie di piccoli dispositivi da ripresa, e che le sequenze di fotogrammi e immagini vadano a fondersi con la drammaturgia del testo per creare un ulteriore piano di straniamento e potersi soffermare sui particolari della vita e della presenza sulla scena. Un ulteriore effetto di straniamento, ma con un sguardo ancora più profondo, è dato dall’interazione tra le performers e le immagini riprese, arrivando forse a dei scambi di ruolo, cercando disperatamente di trovare una via di uscita dall’angoscia, dalla solitudine, dalla storia, con la costante ricerca dell’amore per riuscire a vivere e raccontarsi, una tensione che ogni personaggio creato da Fassbinder si porta dentro.
Maurizio Lupinelli

di R.W. Fassbinder
con Barbara Caviglia, Aura Ghezzi, Camilla Lopez, Elisa Pol, Laura Serena, Annamaria Troisi
regia Maurizio Lupinelli
disegno luci Vincent Longuemare
direzione tecnica Mattia Bagnoli
costumi Sofia Vannini
produzione Armunia Festival Inequilibrio, TPE – Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con Nerval Teatro, Residenza Artistica Teatro La Cucina/Olinda, Ravenna Teatro

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