Continua la riflessione di Sara Sguotti, danzatrice attiva nella scena contemporanea, intorno allo scenario delle relazioni, collaborazioni e gravitazioni verso un viaggio che disgrega la canonica visione di un evento spettacolare.

La ricerca, in fase embrionale, è supportata da Spartaco Cortesi per le musiche, Nicola Cisternino e Elena Giannotti per la dimensione scenica, e Mattia Bagnoli per le luci. Sara Sguotti ha lavorato sul nuovo progetto artistico che si rifà a Space Oddity, presentato al Festival Inequilibrio 2020 di Rosignano Marittimo. Lo studio gravita intorno alla relazione del corpo e dell’uomo con le coordinate del tempo e dello spazio; si avvale dell’intuizione come elemento primo da cui scaturisce il movimento fisico che si trasforma in danza.

In residenza ad Armunia la danzatrice ha portato avanti lo studio sull’idea di scardinare la situazione fisica canonica, dove il pubblico arriva e guarda uno spettacolo, al fine di creare un insieme di relazione che diventino lo spettacolo stesso.