ARMUNIA
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
GIACOMO CONTASTORIE
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
slider image
QUANDO

2020-09-13 -> 2020-09-13

DOVE

Anfiteatro Castello pasquini

TIPOLOGIA

Arte

BIGLIETTO
con Giuliano Scabia

GIACOMO CONTASTORIE

Veglia affettuosa per un amico

Serata dedicata a Giacomo Verde

Ingresso gratuito/prenotazione obbligatoria
Per massimo 100 spettatori, raggiunto il massimo di accessi possibilità di assistere in videoproiezione su maxischermo.

All’alba di una mattina di maggio Giacomo ha bucato le nuvole, come amava dire lui a proposito di amici che se n’erano andati. Ancora non ci siamo abituati alla sua assenza, la sua era una presenza discreta, il suo sorriso birichino continua ad accompagnarci e a contagiare il nostro percorso, Giacomo continua ad essere al nostro fianco e a guidarci alla scoperta di nuovi orizzonti. Giacomo “il contastorie”, ci sarà anche quest’anno, a Inequilibrio, sul palco dell’anfiteatro del Castello Pasquini che lo ha visto protagonista di un lungo percorso condiviso con tutti noi di Armunia, fatto di spettacoli, di residenze, di laboratori e di chiacchierate illuminate dalla luna. Ci sarà domenica 13 settembre alle 18, con suo figlio Tommaso, con tanti amici, con i suoi allievi e con Giuliano Scabia che lui considerava, con pudica ammirazione, il suo maestro e neanche Giuliano lo sapeva. Una serata speciale, una veglia, nel suo significato più autentico, quello di stare desti nel ricordo di un’artista, un cantastorie cyberpunk che dalle nuvole ci osserva e continua a dialogare con noi, tra un video- ologramma e un mandala in compagnia di Bit, il suo personaggio virtuale, protagonista di tanti suoi racconti.  

Sembra che uno non ci sia più e invece c’è ancora. Anche le più umili presenze formano cellule del tessuto della vita. Di Giacomo resta molto – sia negli affetti di chi l’ha conosciuto e amato, sia negli esperimenti che è andato facendo – sempre con una grande allegria e una grande povertà. Abbiamo scelto frammenti del suo lavoro, e ho chiesto Tommaso di preparare il “copione” della veglia. Grazie e tutti quelli che sono venuti – e perdonateci gli errori: non è uno spettacolo, è una veglia, stiamo a chiacchiera con Giacomo, con dolore e anche allegria. 

Giuliano Scabia

A cura di Gianfranco Martinelli, Tommaso Verde e Annamaria Monteverdi,

coordinati da Giuliano Scabia. 

CONDIVIDI EVENTO