(di forme mutate in corpi nuovi)
site specific
Penso a Le Metamorfosi di Ovidio come a un prezioso vocabolario per immagini. Questo è il testo di riferimento di tutta la letteratura moderna e contemporanea. Voglio provare a interpretare teatralmente il linguaggio, la struttura e i suoi episodi. Voglio provare l’occasione di non mettere in scena quei Miti, ma “tradurre”, nell’etimologia comune di tradire e tradizione, ciò che alcuni Miti sembrano custodire per il contemporaneo. I concetti e le derive possibili declinabili da ogni episodio descritto da Ovidio, mi permettono di immaginare e costruire materiale teatrale mantenendo strutture e riferimenti; allo stesso tempo, mi permettono di provare un percorso ogni volta diverso nel montaggio degli episodi scelti... Il concetto stesso di Metamorfosi è davvero così fondamentale per il contemporaneo che anche il Teatro che siamo credo possa essere spiegato nei tentativi di precisare, trattenere e assecondare questo concetto... Le Metamorfosi mi sembrano, per quello che in questi anni è diventato il nostro percorso, l’occasione più interessante, per prossimità, stimoli e distrazione di confine.
(Roberto Latini)
Roberto Latini ha studiato presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo dove si è diplomato nel 1992. È laureato in Metodologia e Critica dello Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Vincitore negli anni di molti premi è il fondatore e direttore artistico di Fortebraccio Teatro, Compagnia volta alla sperimentazione del contemporaneo e alla ricerca di una scrittura scenica originale.
da Ovidio
adattamento e regia Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
produzione Fortebraccio Teatro
in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi,
Festival Orizzonti - Fondazione Orizzonti d’Arte