TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE
3 capitoli per una buona morte
Capitolo 1 L’ANARCHICO NON È FOTOGENICO
Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura. Se la fine non è degna di essere raccontata allora anche la vita perde di senso.
1° capitolo. L’anarchico non è fotogenico
Due cow-boy si affrontano in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un intelletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.
Roberto Scappin e Paola Vannoni fondano nel 2003 a Rimini quotidiana.com. Dedicano i primi anni alla ricerca di un proprio linguaggio che si intreccia ben presto al percorso di produzione dei testi. Nel 2008, con la Trilogia dell’inesistente – esercizi di condizione umana, la compagnia esprime compiutamente il proprio teatro che vuole riflettere lo sgomento di questo nostro esistere, affrontando le cose da un punto di vista scomodo, a partire da ciò che non è considerato corretto nemmeno pensare
con Roberto Scappin e Paola Vannoni
drammaturgia e regia Quotidiana.com
produzione Quotidiana.com
in coproduzione con Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna
in collaborazione con Istituzione Musica Teatro Eventi Comune di Rimini
durata 50’