ARMUNIA
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QUANDO

11/02/2025 -> 25/02/2025

DOVE

Teatro Nardini - Rosignano Marittimo

TIPOLOGIA

Danza

Operabianco THE PLAYHOUSE (titolo provvisorio)
Progetto tra i vincitori del bando Toscana Terra Accogliente

Continuiamo la ricerca iniziata con JUMP! su B. Keaton come modello posturale del performer contemporaneo: colui che cadendo e rotolando, disarticola il mondo per poi riarticolarlo in una nuova forma. Colui che procedendo per frammenti che si frantumano al suo passaggio e che si collocano intorno ad un evento catartico, centra il nucleo dello stare dell’uomo nel mondo.

Questo progetto nasce dal film The Playhouse ed è costruito per tappe. La prima (2021) in forma di videoinstallazione, il secondo (2024) sarà un solo incentrato sulla figura del Trickster e la terza sarà conclusiva e si sviluppa intorno a due piani, due sistemi temporali e narrativi A) e B) che si compenetrano e si articolano intorno al tema della catastrofe.

La scena sarà dunque abitata da:

  1. un solo danzatore che, a partire dal montaggio di circa 40 citazioni assunte nel corpo in maniera precisissima (frammenti di Keaton, di pezzi di coreografia contemporanea, di storia del cinema, di animali) approfondisce la relazione tra movimento umano, movimento animale, acrobazia e la pittura di Francis Bacon. Il danzatore si muove essendo sempre “posseduto” da movimenti provenienti da fonti esterne, il suo corpo diventa un montaggio vivente che agisce la catastrofe (intesa come ribaltamento, rivoluzione) a livello percettivo e sensoriale.
     
  2. da qui si innesta un secondo sistema, organizzato per quadri visivi e lirici che emergono in 3 momenti dell’opera forzando la drammaturgia, totalmente cinetica, costruita dal danzatore Trickster. Questo sistema, formato da 4 danzatori, dalla scenografia e dalla pittura in scena inserisce tre visioni di catastrofi contemporanee “in risoluzione” che si compongono, si agiscono e si smontano in un rallentato tableau.

La convivenza tra i due sistemi vuole creare un dispositivo visivo e corporeo sulla costruzione-decostruzione e catarsi dell’immagine e del corpo come forma di conoscenza e di esperienza concreta del fenomeno della catastrofe.


LINEE DI FORZA

laboratorio aperto a cittadini di tutte le età

Durante la residenza OPERABIANCO condivide due momenti di ricerca con la comunità dei cittadini che seguono le attività di Armunia.

Il primo incontro sarà dedicato a uno dei temi del lavoro: il ritmo e la citazione di fonti  provenienti dal mondo del cinema e del web.

Il secondo incontro sarà dedicato alla composizione visiva: partendo dalla storia dell’arte e dallo studio delle linee forza, gli artisti della compagnia accoglieranno i partecipanti al laboratorio in una ricerca sul tableaux vivant  e sulla staticità della pittura in relazione alla tridimensionalità dello spazio scenico.

OPERABIANCO è un gruppo di ricerca artistica fondato da Marta Bichisao, danzatrice e coreografa e Vincenzo Schino, regista e artista visivo. Dal 2006 sceglie l’universo teatrale per esplorazioni multilinguistiche tra danza, performing art, arti visive e video.

In spazi deputati e non, inventa una scena aperta per drammaturgie complesse: esperienze immersive che sfidano la forma consueta di fruizione offrendo al pubblico posture e punti di vista alternativi.

Indaga la dialettica tra comico e tragico nel rapporto tra performer e scena, tra umano e universo. La cultura cinematografica ispira la visione con un continuo passaggio tra primo piano e campo lungo, tra ritratto e paesaggio.

www.operabianco.org

ideazione e regia Vincenzo Schino
coreografia Marta Bichisao
con Marta Bichisao, C.L.Grugher, Beatrice Leonardi, Luca Piomponi, Simone Scibilia
pittura di scena Pierluca Cetera
organizzazione Anna Damiani
produzione Associazione Opera, Pindoc

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