ARMUNIA
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QUANDO

26/09/2025 -> 30/09/2025

DOVE

Teatro Nardini - Rosignano Marittimo

TIPOLOGIA

Danza

GOOD VIBES ONLY (the great effort)
Francesca Santamaria

In scena, un corpo immerso in un flusso costante di informazioni.
In scena, un’esposizione radicale all’iperstimolo.
In scena, e nella realtà, una performer sociale X.
In scena un essere umano, colto nell’atto di vivere il presente.
In scena, un grande sforzo.

GOOD VIBES ONLY (the great effort) è un infinite scrolling agito e subìto da un essere umano inevitabilmente performer. È lo scorrere costante di innumerevoli informazioni su un unico corpo. È un campo di battaglia tra viscerale e virtuale, tra matericità della carne e fluidità senza peso dei dati. È l’emersione imprevista della componente umana, del “non-performativo”, che si rivela per errore negli interstizi del congegno coreografico.

GOOD VIBES ONLY (the great effort) è un’indagine performativa che risponde alla domanda: cosa accade se l’intero flusso di informazioni che quotidianamente attraversiamo viene riversato, senza tregua, su un solo corpo? Se un’unica individualità dovesse vestire e incarnare gli standard dettati dalla costante interconnessione e dalla sovra-performatività del presente?

GOOD VIBES ONLY (the great effort) è il secondo capitolo della trilogia GOOD VIBES ONLY, progettualità reticolare che nasce dalla volontà di approfondire, attraverso il corpo, il gesto dello scrolling. Un gesto singolo, ripetitivo, ossessivo, che l’essere umano del ventunesimo secolo esegue automaticamente per centinaia di volte al giorno. Un’azione che, nella sua semplicità e nella sua ridotta ampiezza fisica, apre una voragine di interrogativi esistenziali, politici, sociologici, etici sul mondo contemporaneo.

 

 

Il progetto nasce dall’osservazione del social network TikTok, avviata nel 2022, e da una serie di domande chiave: come traslare le logiche dello scrolling digitale dallo schermo al corpo? Come ricreare in scena il meccanismo di visione del social network? E quali implicazioni ne derivano?

Da questa ricerca ha preso forma un dispositivo coreografico, elemento fondante dell’intera trilogia, e un archivio di materiali di movimento in continuo aggiornamento. Quest’ultimo raccoglie trends e challenges provenienti dal mondo digitale, in particolare dall’universo social, e attinge all’estetica e alla semantica delle “positive vibes”.

Il dispositivo scenico utilizza questo archivio per ricreare in live la dinamica dello scrolling. La componente sonora, gestita dal musicista in scena, simula il funzionamento di un algoritmo digitale, fornendo input costanti che regolano il flusso dei contenuti sul corpo della performer. Quest’ultima conosce il repertorio coreografico, ma risponde agli stimoli esterni  in tempo reale, senza un seguire ordine predefinito. La coreografia, dunque, non è fissata: nasce, si sviluppa e si esaurisce nell’attraversamento sempre mutevole dell’archivio.

Questa pratica performativa, che consiste nel traslare l’accumulo di performatività dal digitale al reale, porta la performer a una progressiva perdita di controllo. Applicato a un corpo fisico, lo scrolling genera anomalie di sistema: emergono difetti, glitch e resistenze che sfuggono al piano operativo-performativo originario e che si impongono involontariamente sul corpo impegnato a performare senza sosta.

GOOD VIBES ONLY (the great effort) è uno spazio-tempo in cui problematizzare il concetto di performance nella società contemporanea, sulla scia delle riflessioni filosofiche di Debord, Foucault, Han, Bauman, Gancitano e Colamedici ed altr*. Oggi, nella cosiddetta “società della performance”, il valore dell’individuo è definito in base alla sua produttività, capacità di reazione immediata e costante efficienza, sia nella sfera pubblica che privata. Anche il corpo è soggetto a queste dinamiche: iper-esposto, commercializzato, adattato agli standard del mercato, si trasforma in un dispositivo di auto-ottimizzazione e incessante visibilità.
In questo progetto, tali logiche vengono portate alle loro estreme conseguenze. La danza – che secondo Byung-Chul Han è un lusso sottratto al principio di prestazione – diviene qui il mezzo principale per stressare i concetti di performatività e performance attraverso il corpo.

Francesca Santamaria è un’artista attiva nell’ambito delle Performing Arts.

La sua ricerca si concentra sulle logiche prestazionali e, attraverso il corpo in movimento e i suoi limiti, indaga e riflette sul concetto di performante.

Il suo percorso creativo comincia nel 2021 con la creazione di SHIFTING TOOLS, opera di videodanza presentata e premiata in numerosi festival internazionali. Nel 2022 prende parte al percorso di ricerca coreografica triennale Incubatore per futur_ coreograf_ CIMD.

Debutta come autrice nel 2024 con COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI, coprodotto dal festival Operaestate.

Negli anni all’interno dell’hub milanese, lavora all’ideazione e alla creazione della trilogia GOOD VIBES ONLY. A seguito della selezione Incubatore 2024, GOOD VIBES ONLY (beta test), primo capitolo della trilogia, viene coprodotto dai festival MILANoLTRE, Più che Danza, FDE Festival Danza Estate. Attualmente sta lavorando a GOOD VIBES ONLY (the great effort), secondo capitolo, il cui debutto è previsto per l’autunno 2025.

I suoi lavori vengono presentati in contesti come Vetrina della giovane danza d’autore 2023, Romaeuropa Festival, Contemporanea Festival, B.Motion – Operaestate, MILANoLTRE, Danza in Rete.

Negli anni collabora con divers_ artist_ della scena teatrale e performativa tra cui Pietro Angelini, Vittorio Pagani, FanniBanni’s, UCCI UCCI, VEGA. Da tali incontri nascono progetti premiati e presentati in importanti contesti culturali tra i quali il Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile dell’Umbria, Biennale College Teatro.

Contestualmente si laurea alla Sapienza di Roma in Discipline dello Spettacolo con una tesi magistrale sulla drammaturgia della danza e prende parte a diversi progetti con l’ASAC della Biennale di Venezia dal 2021 al 2023.

concept e performance Francesca Santamaria
collaborazione drammaturgica Pietro Angelini
drammaturgia sonora e live set Ramingo
luci Fabrizio Cicero
styling Elena Luca
costume design Vittorio Gargiuolo
movement coaching Beatrice Pozzi
direzione tecnica Giovanni Di Capua
collaborazione progettuale Rossella Piazzese
produzione CodedUomo / Perypezye Urbane ETS
in coproduzione con Romaeuropa Festival
in collaborazione con TIR Danza
con il sostegno di Operaestate Festival Veneto
con il supporto della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza / Danza in Rete, Incubatore per futur_ coreograf_ CIMD 22/24
residenza artistica DAS - Dispositivo Arti Sperimentali, Fondazione Armunia, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
residenza produttiva Carrozzerie N.o.t.
si ringrazia Balletto di Roma

(altri partner in via di definizione)

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