05/02/2021 -> 16/02/2021
Teatro
da N. V. Gogol
Lo spettacolo rielabora l’immaginario surreale del racconto ottocentesco di Nikolaj Gogol’ mettendolo in relazione con l’oggi. Una comunità di uomini abita su un territorio freddo, ventoso, ostile. A renderne difficile la vita alla natura si aggiunge la città, la sua organizzazione, la sua ideologia. Tutto viene valutato in un’ottica connessa al potere. Anche in ciò che è indispensabile, come un cappotto, viene visto come strumento di distinzione sociale, un simulacro del proprio posto nella società. In questa città ossessionata dal tarlo della promozione sociale, vive un elemento estraneo, emarginato, collocato al punto più basso della scala gerarchica e senza possibilità di ascesa. Si chiama Acachi (nome buffo …ma nobile, dal greco “privo-di-male”). È un impiegato che vive dell’amore per il suo lavoro, al quale si rapporta come a una missione, a un’arte e che non si cura di tutto il resto. Quando però si troverà nella necessità di farsi un cappotto nuovo comincerà per lui un’avventura inaspettata, meravigliosa e drammatica che lo metterà in rapporti inattesi con la città. Rapporti che genereranno diverse peripezie e un finale fantastico.
IL PROGETTO ARTISTICO E LA PRODUZIONE
Prodotto da “Cantiere Obraz” e “Teatro dell’Elce” in collaborazione con “Postop Teatro”, Cappotto è la prosecuzione artistica del progetto gogoliano Appunti di un pazzo (2015-2018, prodotto prima da Cantiere Obraz, Teatro dell’Elce e Postop, con la co-produzione di Armunia [debutto dicembre 2016] e poi rilevato dal Teatro della Toscana e conclusosi con 10 repliche al Teatro Studio Mila Pieralli [marzo 2018]).
Il progetto produttivo è stato avviato a gennaio 2020. Ha visto la sua evoluzione all’interno di centri di residenza che hanno sostenuto e accolto il progetto: ottobre-novembre 2020 presso la compagnia Vera Stasi di Tuscania “Danza/Progetti per la scena 2020”, febbraio 2021 presso Armunia Castiglioncello, marzo-aprile 2021 ospiti della Compagnia Catalyst presso il Teatro Corsini di Barberino del Mugello (FI) nell’ambito del progetto “Residenze” Art. 43 – Mic e Regione Toscana, luglio 2021 presso il Teatro di Cestello (FI), con una tappa conclusiva di residenza presso Capotrave/Kilowatt a San Sepolcro.
Cantiere Obraz/ Teatro dell’Elce
in collaborazione con Postop Teatro
regia di Alessio Bergamo
con Angelica Azzellini, Alessandra Comanducci, Domenico Cucinotta, Massimiliano Cutrera, Erik Haglund, Stefano Parigi
scenografie e costumi Thomas Harris
luci Lorenzo Cardelli
aiuto regia Michela Cioni
assistente alla scenografia Antonella Longhitano
ufficio Stampa Camilla Pieri
organizzazione Paolo Ciotti
grafica Walter Sardonini