inizia nel 1996 con il Castello Pasquini di Castiglioncello che si è fatto apripista sia a livello regionale che nazionale di un’idea di spazio culturale attraversabile ogni giorno da una pluralità di artisti. La storia stessa del Castello chiamava a questo tipo di processualità: esso fu costruito a fine Ottocento nella forma di un palazzo medievale, proprio nei luoghi di quella che era stata la villa di Diego Martelli, critico d’arte e mecenate che aveva ospitato nella sua tenuta molti dei pittori Macchiaioli, in una sorta di processo di Residenza ante-litteram. Nel 1998 Armunia da vita al Festival Inequilibrio finaziato dal MIC, per poi essere riconosciuta dal 2015 ad oggi, prima con l’articolo 45 del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), poi con l’art. 43, Centro di Residenza di Rilevanza Regionale per la Toscana insieme a Capotrave/Kilowatt. Da ottobre 2019, l’ex Fattoria Arcivescovile all’interno del trecentesco Castello di Rosignano Marittimo è diventata la foresteria delle residenze artistiche e per le prove e gli spettacoli è stato aggiunto il Teatro Nardini realizzato nel 2020 in piena fase pandemica insieme alla sala polivalente Auditorium Danesin. Negli anni Fondazione Armunia ha costituito una rete di attività artistiche e culturali collegate tra loro che, nel rispetto di una tradizione colta e insieme popolare, sono state capaci di aprirsi al nuovo e alla contemporaneità. Nel contesto storico-culturale del Comune di Rosignano M.mo, Armunia si pone come obiettivo, fin dalla sua nascita, quello di sostenere le pratiche più interessanti dell’arte contemporanea, offrendo alla cittadinanza, spazi di relazione, incontro e collettive contaminazioni.