A partire da 4 brani musicali, provenienti da alcune delle corti europee più attive nel
rinascimento, per altro veri e propri centri di produzione musicali dell’epoca quali Londra, Mantova, la Napoli Aragonese e le Fiandre, i musicisti e la coreografa, lavoreranno non solo sulla rielaborazione del materiale di questi grandi compositori di corte rispettivamente Monteverdi, Purcell, Gesualdo e Dowland, ma creeranno un vero e proprio viaggio musicale alternando parti scritte e improvvisate con momenti di
conduction da sperimentare durante la residenza, in modo da andare oltre una semplice trasposizione contemporanea della musica antica.

Rapporto tra danza contemporanea e canto.
La presenza della cantante e la sua voce è trasposta nei movimenti della danzatrice.
La voce femminile diviene un mezzo drammaturgico ed espressivo in grado di influenzare gesti, azioni e posture dei danzatori, evocando le passioni dell’animo umano, attraversando fragilità e romanticismo. Cohors è una narrazione sonora che interpreta la musica antica come un vero e proprio anacronismo, una musica senza tempo e dai confini quasi esoterici ed impalpabili.

TEATRO D’OMBRE
Le silhouette di una cantante, una danzatrice e un musicista si fondono in un gioco
di luci e ombre, creando un’unica figura capace di trasformarsi e generare illusioni
ottiche e cinetiche. Attraverso una coreografia elegante e minimalista, i corpi si
muovono all'unisono, alternando gesti armoniosi e spezzati che confondono i
confini tra reale e immaginario.
A momenti, l’ombra si sdoppia in più figure con braccia e gambe inaspettate,
mentre in altri sembra dissolversi in un'unica entità che fluttua, mutando forma. Le
ombre danzanti, la musica dal vivo e la voce si intrecciano, creando un’esperienza
visiva che incanta e sfida la percezione dello spettatore, evocando un viaggio tra il
fisico e l’etereo.