In questi giorni, con esito pubblico in calendario per venerdì 31 gennaio 2025 alle ore 16.30 al Centro Culturale Le Creste (via della Costituzione a Rosignano Solvay), prende vita il Progetto Scuola 2025 di Fondazione Armunia. Si tratta di un laboratorio che coinvolge alcune classi della scuola media Dante Alighieri: è intitolato “Verso la città ideale” ed è a cura del Teatro dell’Argine. Il tema è quello della tendenza delle giovani generazioni di allontanarsi dagli spazi pubblici preferendo abitare spazi privati ristretti e protetti. La presentazione al pubblico, a conclusione del percorso a cui sono chiamati i ragazzi e le ragazze (dal 27 al 30 gennaio), sarà un momento di ulteriore condivisione, per dare voce ai sogni e ai progetti piccoli e grandi sviluppati durante il lavoro svolto in classe.
Il laboratorio rientra nell’ambito di “La palestra dell’immaginazione. Conoscenza pratica delle arti per i cittadini del futuro”: si tratta di progetti articolati sul corpo e la parola pensati per le nuove generazioni fino a 13 anni e per i loro genitori volti ad attivare nei più giovani, l’abilità dello sguardo rispetto al mondo reale (fuori dal virtuale) senza giudizi e ad osservare se stessi rispetto alla postura che hanno nel mondo e nella natura. Con gli strumenti dall’immaginazione, dell’osservazione e del dialogo con gli artisti e le artiste ognuno di loro sarà chiamato ad affrontare alcune domande mettendosi in gioco. Ogni percorso artistico sarà pensato per ogni fascia di età al fine di generare trasformazioni sulla percezione del mondo.
TEATRO DELL’ARGINE
VERSO LA CITTÀ IDEALE
identità/crescita/impronta ecologica sul mondo
Progetto rivolto alle scuole secondarie
di primo grado del Comune di Rosignano
DESCRIZIONE E SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO.“Verso la città ideale” si rivolge alle ragazze e ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni della scuola secondaria di primo grado. Il tempo che stiamo vivendo e che in primis le giovani generazioni stanno attraversando, ci spinge sempre più a considerare come “sicuri” gli spazi privati che abitiamo e che poi socializziamo, quali la propria stanza, il proprio quartiere, la propria cerchia di conoscenze, le abitudini quotidiane. In particolare i più giovani, considerata l’impermeabilità degli adulti rispetto alla possibilità di coinvolgerli realmente e permetterne la partecipazione attiva nelle scelte che potrebbero generare cambiamenti sul futuro, con particolare attenzione al cambiamento climatico, sembrano agire in duplice direzione: o sottraendosi allo spazio pubblico attraverso la costruzione di mondi reali e/o virtuali protetti, o esprimendo un dissenso che ha colpito simbolicamente proprio gli spazi della cultura.
Due modalità polarizzate che esprimono rifiuto o dissenso, ma che in ogni caso dichiarano l’incapacità del mondo adulto di dare pieno ascolto alle istanze dei più giovani. IN VITA ACTIVA, Hannah Arendt considera pubblico lo spazio della politica (polis), ovvero uno spazio di libertà definito da azione (praxis) e discorso (lexis), nel quale gli uomini si incontrano per prendere decisioni insieme: partendo da queste premesse il laboratorio “Verso la città ideale” intende fornire, attraverso lo strumento del teatro che si fonda da sempre su corpo e parola, uno spazio libero e dialogico nel quale far confluire pensieri, progetti, idee, inedite modalità per ripensare i luoghi e quindi la nostra presenza al di fuori dei contesti privati. Convinti che la scuola sia rimasto uno dei pochi presidi per dar voce alle giovani generazioni, grazie al lavoro di docenti attenti alle trasformazioni di un presente tanto complesso, il percorso a cura del Teatro dell’Argine vuole rimettere nuovamente al centro dei rapporti le infinite potenzialità dei nostri corpi, intesi nella loro dimensione poetica e politica, con particolare attenzione sia ai territori che abitiamo sia a quelli che ancora non conosciamo.
OBIETTIVI DEGLI INCONTRI. “Verso la città ideale” rappresenta quindi l’occasione per ascoltare la voce delle nuove generazioni su temi cruciali come ambiente, disuguaglianze, comunità, partecipazione, cambiamento e altri che emergeranno dal lavoro con la classe.
MODALITÀ. Quattro incontri di 2 ore l’uno per ogni classe dal 27 al 30 gennaio 2025 (le due classi lavoreranno in contemporanea). Le classi coinvolte sono la 3 A e la 3 G della scuola media Dante Alighieri per un totale di 45 studenti. In questi quattro incontri si alterneranno momenti e processi di apprendimento cooperativo e di improvvisazione a partire dai temi descritti, attraverso esercizi e pratiche sia teatrali che di scrittura.
Il 31 gennaio, come già indicato, ci sarà poi alle 16.30 l’esito aperto al pubblico al Centro Culturale Le Creste.
LA COMPAGNIA TEATRO DELL’ARGINE. Nasce negli anni Novanta con un progetto culturale e artistico rivolto a tutta la comunità: non solo produzione di spettacoli, ma anche formazione del pubblico, didattica teatrale per professionisti e non, azioni speciali legate alle fragilità, ideazione e gestione di spazi artistici e sociali, collaborazioni con compagnie, teatri, università, ma anche carceri, ospedali, centri d’accoglienza in Italia, Belgio, Svezia, Inghilterra, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Danimarca, Turchia, Senegal, Tunisia, Marocco, Palestina, Bolivia, Brasile.
Dal 1998 la Compagnia gestisce l’ITC Teatro, Teatro Comunale di San Lazzaro di Savena (in provincia di Bologna), una vera e propria “casa del teatro”, aperta a grandi nomi italiani ed internazionali e a giovani compagnie emergenti. Nel corso degli anni il Teatro dell’Argine è diventato un punto di riferimento in campo nazionale ed internazionale non solo sul piano artistico (premio della Critica 2006, premio Hystrio alla drammaturgia 2009, premio speciale Ubu 2011, premio Camillo Grandi 2012, premio della Critica 2015, premio Nico Garrone 2015, premio Ubu 2015, Premio della Critica 2017, Eolo Award2018), ma anche nell'ideazione e realizzazione di progetti in cui il teatro si mette a disposizione di contesti interculturali, sociali, educativi e pedagogici. Il lavoro sul territorio diventa centrale nella poetica della Compagnia, così come il coinvolgimento della comunità nei processi artistici.
Tra i progetti di teatro partecipato che hanno visto protagonisti gruppi eterogenei di cittadini e cittadine, sono da citare Viaggio attraverso l’accampamento mondo (2010) che ha coinvolto più di cento lavoratori stranieri delle cooperative bolognesi; Come una Perla (2014) che ha raccontato la crisi aziendale de La Perla attraverso le voci dei suoi dipendenti; Le Parole e la Città (2014) che ha visto protagoniste oltre cento associazioni della Città metropolitana di Bologna; Futuri Maestri (2017) che ha coinvolto oltre 1000 giovani attori dai 3 ai 18 anni nella stesura e realizzazione dell’omonimo spettacolo; Esodi (dal 2015 al 2019) che nelle sue cinque edizioni ha coinvolto ragazzi dai 15 ai 25 anni provenienti da oltre 40 Paesi diversi; Politico Poetico (2019-21) sui temi dell’Agenda 2030 e della sostenibilità che ha visto al centro 800 ragazzi e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado del territorio e che è valso alla Compagnia il Premio Rete Critica 2021, il Premio Innovatori Responsabili 2021 della Regione della Regione Emilia-Romagna (Categoria Diritti e Doveri e Premio GED Gender Equality And Diversity) e il Premio Speciale Ubu 2020-21.
Il Teatro dell’Argine, inoltre, è da sempre attivo nel lavoro con le scuole di ogni ordine e grado, realizzando ogni anno più di 200 laboratori artistici e di cittadinanza attiva, coinvolgendo oltre 5000 bambini, bambine e adolescenti dai 3 ai 18 anni dell’area metropolitana bolognese.