COMUNICATO STAMPA
Giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 luglio nell’ambito di Inequilibrio Festival
“Paesaggi invisibili”: tre azioni teatrali per raccontare la Costa degli Etruschi e le sue trasformazioni, attraverso gli occhi di Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini
I lavori sono frutto di un laboratorio portato avanti da Tommaso Taddei della compagnia GOGMAGOG con Armunia e Università Popola insieme ai cittadini del Comune di Rosignano Marittimo
Rosignano Marittimo, 8 luglio 2025 - Tre luoghi “invisibili” sulla Costa degli Etruschi - l’ex Villaggio Aniene, il Monte alla Rena e la città scomparsa di Tuscinatum - raccontati in altrettante azioni teatrali con protagonisti i cittadini del territorio. Giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 luglio nell’ambito di Inequilibrio Festival - la manifestazione che esplora il panorama delle scene contemporanee a cura di Fondazione Armunia con la direzione artistica di Angela Fumarola e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo - andranno in scena i “Paesaggi invisibili”. Ogni giorno alle 20.00 in spazi diffusi tra Rosignano Solvay e Vada sarà possibile assistere alla restituzione del percorso portato avanti da gennaio a giugno da Tommaso Taddei della compagnia GOGMAGOG con Armunia e Università Popolare insieme ai cittadini del Comune di Rosignano Marittimo per approfondire la storia e le trasformazioni della zona a partire dallo sguardo di due autori fondamentali del secondo novecento italiano: Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini – del primo si celebrano quest’anno i quarant’anni dalla morte; del secondo i cinquant’anni dall'efferato omicidio all'idroscalo di Ostia. In scena Giada Baicchi, Marco Buti, Giovan Battista Calandra, Francesca Denora, Agnese Fortezza, Enrico Grandi, Jaqueline Littlefield, Silvia Marchi, Rachele Palmieri e Pier Francesco Pesci, con la partecipazione di Cristina Abati. (info su www.armunia.eu).
Si parte il 10 luglio presso l’ex Villaggio Aniene in località Le Morelline a Rosignano Solvay con “La fabbrica vista dalla luna”. Il Villaggio fu costruito negli anni '40 del Novecento in prossimità dello stabilimento Solvay e totalmente demolito nel corso degli anni '90. In seguito al disastro di Seveso, tra il 1987 e il 1990, i residenti dovettero lasciare le loro abitazioni a causa della vicinanza a gli impianti che utilizzano cloro. L’11 luglio si prosegue al parco pubblico di via Trieste a Rosignano Slovay con “La duna invisibile”. Il Monte alla Rena era una grande duna alta quasi trenta metri ed estesa su una superficie di circa quattro ettari, vicino all'attuale lungomare di Rosignano Solvay. Tutte le case della zona sono state costruite con la sabbia del Monte, e così da gli anni dieci a gli anni quaranta del novecento, il monte è scomparso lasciando la sua traccia nel nome di una piazza. Piazza Monte alla Rena. Conclusione il 12 luglio presso le Casette Pescatori in via Arcipelago Toscano sul lungomare di Vada con “La città sommersa”. “Hanno favoleggiato alcuni visionari - si legge nella "Istoria di Vada" di Targioni Tozzetti - “che sopra Vada fosse già fabbricata una grossa Terra, o Città, sottoposta ai Volterrani, e detta Tuscinatum, la quale da una inondazione del mare sia stata distrutta ed assorbita. Per rendere verosimile la loro supposizione, dicono che in tempo di calma, sul mare vicino alle secche di Vada si vedono le rovine di questa Città...”.
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Ufficio stampa Sara Chiarello; press@cpplus.it
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