Cronache del match Mascagni – D’Annunzio
prima nazionale
Prima le parole, poi la musica: il match D’Annunzio-Mascagni o della schiavitù volontaria Gabriele D’Annunzio sparò a zero contro Mascagni, che lo irritava alquanto con i suoi successi internazionali, e la stima che gli riservavano musicisti illustri come Gustav Mahler. Scrisse un articolo famoso, Il capobanda, pubblicato su Il Mattino di Napoli nel 1892, dicendo peste e corna del maestro livornese, il quale da parte sua se ne risentì e rispose per le rime, ma con minor talento letterario, ahimé.Trascorsero gli anni e il Vate, smanioso di far denari con il melodramma, motivo per cui nel corso di anni aveva sempre cercato di circuire Puccini, che non cadde mai nella sua rete, si propose a Mascagni come librettista. Questi, in crisi, sospeso tra progetti diversissimi, al culmine della fama si fece schiavo volontario della parola dannunziana e accettò la tragedia pesante e luttuosa di Parisina. Un racconto su un dialogo impossibile tra arti e artisti, tra parola e musica.
Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo, narratore in scena. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller. Tra i suoi libri recenti : Lustrini per il regno dei cieli (Bollati Boringhieri), Sacre sfilate (Guanda), Un paese in ginocchio (Guanda), La sindrome di Michael Jackson (Bompiani), Il Caravaggio rubato (Sellerio), Hitler contro Siviero (Skira), Memorie di un’opera d’arte (Skira). Racconta storie dell’arte, tra teatri, musei e stanze, è conduttore del programma Museo Nazionale su Radio3
di e con Luca Scarlini
durata 50’