PROGETTO SCUOLA 2025
LA PALESTRA DELL’IMMAGINAZIONE
Conoscenza pratica delle arti per i cittadini del futuro
Progetti sul corpo e la parola pensati per le nuove generazioni fino a 13 anni e per i loro genitori volti ad attivare nei più giovani, l’abilità dello sguardo rispetto al mondo reale (fuori dal virtuale) senza giudizi e ad osservare sé stessi rispetto alla postura che hanno nel mondo e nella natura. Con gli strumenti dall’immaginazione, dell’osservazione e del dialogo con gli artisti e le artiste ognuno di loro, sarà chiamato ad affrontare alcune domande mettendosi in gioco. Ogni percorso artistico sarà pensato per ogni fascia di età al fine di generare trasformazioni sulla percezioni del mondo. La palestra dell’immaginazione riunisce per questo un insieme di pratiche, create, trasmesse e organizzate da Teatro Rebis, Gli Omini e Delfina Stella (coreografa e pedagoga per l’infanzia) che con diversi approcci incontreranno studenti e studentesse, insegnanti e genitori, attraverso i linguaggi del corpo e della parola. I temi centrali saranno la paura, il coraggio, la relazione con i compagni e le compagne di classe, il silenzio, l’ascolto e l’agire in relazione alla natura.
Gli studenti e le studentesse saranno chiamati a creare la loro narrazione: Che cosa sogniamo? Con quali regole? Quale mondo vedo fuori, guardando dalla finestra, fuori dallo schermo? E come si sta in questo mondo? Si ride, si soffre, si conversa? Cosa vorrei gridare al mondo? Il progetto intende aprire piccoli momenti di dialogo, attraverso restituzioni pubbliche dei lavori dagli stessi ragazzi e ragazze e la visione di spettacoli teatrali degli artisti coinvolti per dotare i partecipanti di chiavi di lettura e osservazione ragionate, che possano promuovere maggiore consapevolezza e condivisione.
Artisti coinvolti scuole primarie
Gli Omini (Raccontare) - Delfina Stella (linguaggio del corpo)
Artisti Coinvolti scuole secondarie
Teatro dell’Argine (teatro/scrittura) – Claudia Marsicano (corpo) - Teatro Rebis (scrittura e interpretazione)
PROGETTO RIVOLTO ALLE SCUOLE PRIMARIE DEL COMUNE DI ROSIGNANO
GLI OMINI - SBUCCI
LABORATORIO TEATRALE CON ESITO FINALE
rivolto agli alunni e alle alunne della scuola primaria, che prevede la raccolta e la stesura drammaturgica di un testo che raccoglie i pensieri emersi durante l’indagine che la compagnia condurrà in 6 classi e che si chiuderà con una presentazione.
DESCRIZIONE E SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO
la ricerca degli Omini sposta la lente d’ingrandimento sui bambini. Cosa e come pensano, quanto riescono a dire, come stanno, che rapporto hanno con gli adulti, come immaginano il futuro. Paure, slanci, fantasie, sogni. Bugie e verità. Prospettive, ricordi e sbucci. Voler diventare grandi o restare piccoli. Per imparare il libero pensiero e la libera associazione di idee. Per restituire una visione dal basso del nostro essere adulti. Perché sarebbe stato bello non crescere mai. Due attori ultraquarantenni si calano nei panni di loro stessi da piccoli. E poi incontrano tante versioni di quello che avrebbero potuto essere, se fossero nati negli anni 10 del nuovo millennio. Si ritroveranno ad essere bulli e bullizzati, guerriglieri e timidissimi, silenziosi e inesauribili, proprio come nella vita di tutti i giorni.
Sbucci è un gioco per togliere la scorza e andare sotto la superficie, ma anche un tentativo di affrontare tutte quelle piccole ferite che giorno dopo giorno ci fanno diventare grandi. Perché un ginocchio sbucciato, si sa, è solo il primo passo verso la consapevolezza, la prima reazione alla sconfitta, solo la prima di una lunga serie di cadute.
OBIETTIVI DEGLI INCONTRI
- Stimolare la conversazione e la riflessione sulle fantasie, i ricordi, le ferite dei bambini, per affrontare con leggerezza e serietà i traumi e i desideri
- Creare un’atmosfera di concentrazione collettiva, per invitare al dibattito
- Favorire la condivisione, sospendendo il giudizio: i bambini sono chiamati a raccontare le proprie fragilità sapendo che nessuna risposta è giusta o sbagliata, ma anzi, arricchirà gli altri di una visione diversa, o li avvicinerà
- Educare all’ascolto
- Dare la possibilità di aprirsi anche ai bambini che hanno più difficoltà a farlo all’interno delle ore scolastiche
- Far emergere eventuali problematiche e dinamiche interne alla classe
- Raccogliere il materiale per scrivere uno spettacolo che parli con le parole dei bambini, rivolto a piccoli e adulti
- Raccontare al pubblico cosa pensano e come ci vedono i grandi del futuro
RISULTATO: LO SPETTACOLO
Con i materiali e gli spunti raccolti dai bambini, Gli Omini andranno a comporre il copione inserendo le loro parole, in un canovaccio che ha già testato la propria potenza. Nello spettacolo Bobby, la scatola raccogli storie, diventa centrale. Riprodotto in scala gigante, è il capo di altri esseri simili a lui, ma più piccoli, i Bobbies. Questi ultimi hanno appena terminato una missione sulla Terra per capire qualcosa di più sugli esseri umani, ma gli unici che li hanno degnati di uno sguardo sono stati i più piccoli. Da questa premessa prende vita il gioco di Sbucci, dove due adulti porteranno la parola di centinaia di bambini. Gli alunni coinvolti nel laboratorio, avranno la possibilità, dunque, di riconoscersi e guardarsi dall’esterno, vedersi rappresentati insieme agli altri, per sentirsi meno soli e condividere risate e ferite.
Calendario:
Martedì 14 gennaio - 3 classi; mercoledi15 gennaio altre 3 classi;
Giovedi 20 marzo le stesse 3 classi: venerdì 21 marzo le stesse 3 classi
Venerdi 23 maggio restituzione finale per le scuole in matinee teatro Solvay
DELFINA STELLA - CORPOPAGINA (7 – 10 anni)
LABORATORIO SUL CORPO CON ESITO FINALE NELLA SCUOLA
Corpopagina è un progetto che si snoda tra libro, immaginazione e fisicità. Prevede un’esperienza immersiva a partire dalla lettura di libri che trasforma la narrazione in un’avventura per tutti i corpi e i sensi.
DESCRIZIONE E SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO:
Il corpo, così come le illustrazioni, verrà presentato come luogo di sconfinamento tra sé e l’ambiente, tra interno ed esterno. Attraverso l’interpretazione giudata delle storie, il corpo diventerà un linguaggio per conoscere e comunicare, avvicinandosi alla coreografia come strumento compositivo ed esplorativo del mondo sensoriale.
OBIETTIVI DEGLI INCONTRI:
Un percorso silenzioso per educare allo sguardo e scoprire cosa si cela dentro ogni limite, poiché, in fondo “ogni lettore, quando legge, è soltanto il lettore di sé stesso”. Il corpo sarà il mezzo per esplorare le dinamiche relazionali e spaziali che si svolgeranno in silenzio per osservare e sentire: come il corpo si muove nello spazio, come interagisce con oggetti e altri corpi e come queste interazioni possano raccontare storie diverse a seconda della prospettiva scelta e condivisa
MODALITA SVOLGIMENTO:
Il progetto prevede 6 incontri di 1h30 per ciascuna classe da svilupparsi tra gennaio e marzo 2025 (2 incontri al mese) Il ciclo potrà prevedere un momento di apertura pubblica negli spazi della scuola, da definire in itinere.
Calendario 28 e 29 gennaio – 18 e 9 febbraio – 6 e 7 marzo
PROGETTO RIVOLTO ALLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DEL COMUNE DI ROSIGNANO
TEATRO DELL’ARGINE - VERSO LA CITTÀ IDEALE
identità/crescita/impronta ecologica sul mondo
DESCRIZIONE E SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO
Verso la città ideale si rivolge alle ragazze e ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni della scuola secondaria di primo grado. Il tempo che stiamo vivendo e che in primis le giovani generazioni stanno attraversando, ci spinge sempre più a considerare come “sicuri” gli spazi privati che abitiamo e che poisocializziamo, quali la propria stanza, il proprio quartiere, la propria cerchia di conoscenze, le abitudini quotidiane. In particolare i più giovani, considerata l’impermeabilità degli adulti rispetto alla possibilità di coinvolgerli realmente e permetterne la partecipazione attiva nelle scelte che potrebbero generare cambiamenti sul futuro, con particolare attenzione al cambiamento climatico, sembrano agire in duplice direzione: o sottraendosi allo spazio pubblico attraverso la costruzione di mondi reali e/o virtuali protetti, o esprimendo un dissenso che ha colpito simbolicamente proprio gli spazi della cultura. Due modalità polarizzate che esprimono rifiuto o dissenso, ma che in ogni caso dichiarano l’incapacità del mondo adulto di dare pieno ascolto alle istanze dei più giovani. In Vita activa, Hannah Arendt considera pubblico lo spazio della politica (polis), ovvero uno spazio di libertà definito da azione (praxis) e discorso (lexis), nel quale gli uomini si incontrano per prendere decisioni insieme: partendo da queste premesse il laboratorio Verso la città ideale intende fornire, attraverso lo strumento del teatro che si fonda da sempre su corpo e parola, uno spazio libero e dialogico nel quale far confluire pensieri, progetti, idee, inedite modalità per ripensare i luoghi e quindi la nostra presenza al di fuori dei contesti privati. Convinti che la scuola sia rimasto uno dei pochi presidi per dar voce alle giovani generazioni, grazie al lavoro di docenti attenti alle trasformazioni di un presente tanto complesso, il percorso a cura del Teatro dell’Argine vuole rimettere nuovamente al centro dei rapporti le infinite potenzialità dei nostri corpi, intesi nella loro dimensione poetica e politica, con particolare attenzione sia ai territori che abitiamo sia a quelli che ancora non conosciamo. Strumento ideale per affrontare questa indagine è indubbiamente il teatro, con le sue infinite potenzialità espressive che permettono a ciascuno di trovare la propria forma e il proprio linguaggio in stretta relazione con l’altro.
OBIETTIVI DEGLI INCONTRI:
Verso la città ideale è l’occasione per ascoltare la voce delle nuove generazioni su temi cruciali come Ambiente, Disuguaglianze, Comunità, Partecipazione, Cambiamento e altri che emergeranno dal lavoro con la classe, attraverso:
- la condivisione di strumenti utili a scandagliare i bisogni, le necessità, le ricchezze, i punti di forza dei più giovani in una età di grande trasformazione, del pensiero e dell’aspetto fisico;
- lo stimolo a farci parte attiva di un cambiamento possibile, pensando globalmente e agendo localmente, impegnandoci come gruppo e come individui per rendere la nostra impronta nel mondo più sostenibile;
- la condivisione di tutto questo con i coetanei e le coetanee in un esito finale di laboratorio aperto al pubblico, per dare voce ai sogni e ai progetti piccoli e grandi che prenderanno vita nel percorso.
MODALITÀ
Per un’ottimale realizzazione del percorso, è opportuno prevedere quattro incontri di 2 ore l’uno per ogni classe.
In questi quattro incontri si alterneranno:
- momenti e processi di apprendimento cooperativo e di improvvisazione a partire dai temi descritti, attraverso esercizi e pratiche sia teatrali che di scrittura. Questa fase sarà utile a mettere in gioco i ragazzi e le ragazze come gruppo teatrale; a esplorare con loro, in modo attivo e partecipato, contenuti e informazioni sulle parole chiave del progetto e ad individuare i loro desideri, bisogni e aree di maggior interesse;
- la creazione collettiva di scene e tableaux vivants, che potranno, in momenti successivi, svilupparsi in una breve drammaturgia e comporsi in una messa in scena.
Al termine dei quattro incontri sarà previsto un esito aperto al pubblico che può avere luogo, come lo scorso anno, al Centro Culturale Le Creste o negli spazi della scuola, luoghi pubblici per eccellenza. Al fine di individuare al meglio punti di forza e criticità del territorio che ospiterà il laboratorio, si richiede la disponibilità del corpo docente a un incontro su piattaforma online per condividere spunti e possibili direzioni da esplorare con i partecipanti.
DESTINTARI
La partecipazione al progetto è rivolta a due classi delle scuole secondarie di primo grado, preferibilmente classi terze o seconde. Il laboratorio si svolgerà nei locali della scuola.
Calendario
daL 27 al 31 gennaio secondo il seguente calendario:
- da lunedì 27 a giovedì 30: 2 ore di laboratorio per classe in contemporanea
- venerdì 31: prove generali a partire dalle 14.00/14.30 e esito pubblico indicativamente alle 17.00
LABORATORIO CON CLAUDIA MARSICANO
LABORATORIO Pensato per giovani adolescenti e a loro dedicato.
Questo breve percorso cercherà di mettere in luce i nodi caratteriali ed emozionali tipici di questa età, in cui la conoscenza del sé si plasma, più che mai, sull’assimilazione e l’imitazione di modelli antropologici altri.
CONTENUTI
Percorso atto a far emergere le risorse di ciascun ragazzə all'interno di uno spazio ludico-espressivo protetto, al fine di far nascere nell'individuo stessə una nuova consapevolezza di sé e delle proprie capacità. Attraverso esercizi, giochi fisici ed espressivi orientati a lavorare sull'ascolto di sé (corpo ed emozione) in uno spazio condiviso e vissuto insieme "all'altrə", si guida la persona ad una nuova percezione di sé nel mondo.
Il percorso sarà declinato per gli adulti seguendo le stesse linee guida su azioni differenti
Calendario:
13 maggio primo incontro a scuola due classi incontro della durata massima 1.30 per classe
14 maggio secondo incontro a scuola con le stesse classi della durata massima di 1.30 per ciascun incontro
Il laboratorio si completerà mediante la condivisione e un feedback da porre agli studenti e alle studentesse rispetto all’esperienza vissuta.
TEATRO REBIS L’OMBRA BIANCA DELLA STREGA
controcampo sulla fiaba di Hansel e Gretel
Progetto ideato e condotto da Meri Bracalente e coordinato da Andrea Fazzini - Teatro Rebis 2 classi 9 e 10 anni
LABORATORIO TEATRALE CON ESITO FINALE
rivolto agli alunni delle ultime classi della scuola primaria (precipuamente alle classi quinte, con apertura alle classi quarte) per un numero massimo complessivo di 30 partecipanti.
DESCRIZIONE E SVOLGIMENTO DEL LABORATORIO: Negli anni, una delle direttive della ricerca artistica della compagnia si è sempre più configurata nello studio e nella progettazione di eventi e opere legati alla poesia e all’individuazione delle sottili relazioni che intercorrono tra arte, educazione e infanzia. La fiaba rappresenta, in tal senso, un privilegiato terreno di indagine della dimensione interiore che è necessario contemplare in una prospettiva educativa che persegua il pieno sviluppo della persona umana.
Un giorno, così, all’improvviso, ci ritroviamo che abbiamo perso la strada. Non è poi così improbabile, se ci pensate bene. Allora che fare? Come riuscire a uscire dal fitto del bosco? Bisognerà ingegnarsi, ma non questo non basta. Sopra ogni altra cosa ci vuole l’ascolto e ci vuole il coraggio. Bisognerà avere fame, freddo, avere paura, ma anche seguire il richiamo della natura. Andare oltre, molto oltre le apparenze, oltre lo specchio al nero … dove bianca è l’ombra della strega.
OBIETTIVI DEGLI INCONTRI:
In continuità con il patto di valorizzazione del Parco dei Poggetti, saranno affrontati anche altri aspetti legati all’ambiente naturale circostante, come quello della riscoperta delle erbe spontanee secondo l’uso attribuito a un sapere femminile ancestrale e di altri miti e leggende legati alla storia o alla tradizione orale del territorio, con tutti questi strumenti i bambini saranno guidati ad attraversare il bosco interiore trovando risposte emotive per stimolare il coraggio, la fiducia e la condivisione.
Con 2 classi delle scuole primarie secondarie , si lavorerà in maniera intensiva fino alla fase di allestimento finale in cui si raccorderanno i duepercorsi in una rappresentazione unitaria, concepita in due momenti consecutivi.
ESITO:
Lo spettacolo vedrà in scena tutti i bambini che hanno partecipato al laboratorio, i testi saranno scritti da loro e compiuti attraverso la cura drammaturgica di Meri Bracalente
Calendario:
Lunedì 3 marzo sala Polivalente Teatro Solvay
Dal martedì 1 - aprile al 4 aprile 2 classi da dividere nelle ore, 3 ore al giorno presso sala polivalente teatro Solvay
Dal lunedi 12 maggio al 16 maggio con restituzione al pubblico venerdi 16 maggio teatro Solvay oppure scuola